San Gregorio d’Ippona, Michele Pannia viene riconfermato la Dia sequestra la sua casa

L’abitazione del primo cittadino è stata posta sotto sequestro insieme ad altri beni riconducibili alla cosca Fiaré-Razionale. L’appartamento, secondo la Dia, era fittiziamente intestato alla famiglia ed al sindaco che avevano venduto l’immobile al capo della cosca negli anni ’80 senza effettuare il passaggio di proprietà. La posizione del sindaco è al vaglio degli inquirenti.

La cosca, al cui vertice ci sarebbe Saverio Razionale, ha reinvestito su Roma, in società ed attività commerciali, tra cui il noto bar Caffè Fiume, a pochi passi da Via Veneto, gran parte dei guadagni provento delle attività illecite nel territorio d’origine. Dopo i sequestri del marzo scorzo, la Dia, in esecuzione di un provvedimento del Tribunale di Vibo Valentia, hanno effettuato un nuovo sequestro che ha riguardato anche la società Caffè Fiume proprietaria dell’omonimo bar.

Le indagini successive ai precedenti sequestri operati tra Roma e la Calabria hanno consentito di ricostruire tutti i passaggi relativi all’acquisizione da parte della cosca del bar e di individuare le società create per sviare gli accertamenti patrimoniali. Sotto sequestro è finito anche un altro bar-ricevitoria ed un appartamento, dimora della famiglia Razionale, situati nel Vibonese.

Sequestrata anche una grossa società edile con sede a Roma, la “Lico santo”, la cui gestione è stata affidata ad un amministratore giudiziario. La Dia ha accertato intensi rapporti di affari tra la società e la Edil Service e la Roma Service già sequestrate perché riconducibili alla cosca. La Lico Santo avrebbe impiegato operai non in regola forniti dalle società di Razionale risparmiando sui costi del personale.