Kompatscher e Tommasini in visita al carcere, nuova struttura all’avanguardia

Visita al carcere di Bolzano per il presidente della Provincia Arno Kompatscher e per il suo vice Christian Tommasini. Assieme alla direttrice Maria Rita Nuzzaci e al comandante della Polizia penitenziaria, Angelo Fratacci, Kompatscher e Tommasini hanno visitato l’intera struttura, garantendo tempi brevi per la costruzione del nuovo carcere. “Il vincitore della gara – hanno spiegato – sarà reso noto in autunno, i lavori verranno completati nel giro di 2-3 anni e l’opera sarà all’avanguardia a livello europeo”.

Sovraffollato e inadeguato alle esigenze di detenuti e lavoratori. Che il carcere di Bolzano versi in condizioni piuttosto difficili non è certo una novità, ma le cose potrebbero cambiare nel giro di pochi anni. Lo hanno ribadito oggi (26 maggio) il presidente della Provincia Arno Kompatscher e il suo vice Christian Tommasini, che hanno fatto visita alla struttura di via Dante. Dopo aver preso visione delle celle all’interno delle quali vengono ospitati i detenuti, ma anche degli uffici, della mensa e degli altri spazi comuni, i due rappresentanti della Giunta provinciale hanno offerto prospettive rassicuranti sul futuro.

“Entro la fine di questa settimana – ha spiegato Kompatscher – verrano aperte le buste con le offerte che hanno fatto seguito al bando di gara per la realizzazione del nuovo carcere, e il vincitore sarà reso noto in autunno. Da quel momento in avanti si partirà con i lavori di costruzione che si dovrebbero concludere nel giro di 2-3 anni. Si tratta di un investimento importante per tutto l’Alto Adige dal punto di vista sociale e della sicurezza, e vogliamo che il nuovo penitenziario diventi una struttura all’avanguardia a livello europeo”.

La direttrice Maria Rita Nuzzacci, ha infatti ribadito che “con la nuova struttura si potranno migliorare le condizioni di vista all’interno del carcere, a tutto vantaggio del recupero sociale delle persone detenute”. In quest’ottica si inquadrano anche le molteplici attività formative svolte da tempo nella casa circondariale e finanziate dalla Provincia di Bolzano. “Vi sono detenuti – ha commentato Christian Tommasini – che hanno ottenuto l’attestato di bilinguismo, e sono convinto che grazie ai nuovi e più adeguati spazi che saranno a disposizione in futuro, si potranno raggiungere traguardi anche migliori”.