Per animalisti furto, rapina e resistenza a pubblico ufficiale non sono reati

Riceviamo e pubblichiamo un “Esposto di FederFauna”. “Gli animalisti arrestati in flagranza di reato il 28 aprile 2012 durante l’assalto all’allevamento Green Hill di Montichiari (BS) ed ora sotto processo per reati come furto, rapina e resistenza a pubblico ufficiale, scrive “Animal Amnesty”: “hanno agito per alti valori morali da noi condivisi”, perche’ “salvare un animale da morte certa non puo’ essere considerato un crimine”. Il gruppo, una “realta’ animalista italiana nata dall’esperienza di Occupy Green Hill”, ha pertanto promosso una petizione sul web per “chiedere alle Autorita’ il loro immediato proscioglimento”. FederFauna, all’epoca dell’assalto all’allevamento, aveva presentato un esposto alla Magistratura che ipotizzava la sussistenza di condotte con finalita’ di terrorismo, da parte degli animalisti arrestati e non, soprattutto in riferimento ad un loro possibile fine di condizionare i poteri pubblici ad approvare un divieto all’allevamento in Italia di cani, gatti e primati destinati alla sperimentazione. Di fatto ad oggi tale divieto e’ stato introdotto, ma pare che la Magistratura abbia scartato l’ipotesi di reato. Almeno fino al momento. I Legali di FederFauna, infatti, ritengono piu’ che lecito supporre che l’azione di promuovere una petizione per chiedere il proscioglimento degli animalisti imputati, anche se certo non violenta come le azioni criminali del 2012, sia mirata a condizionare la Magistratura, tanto quanto fossero mirati a condizionare la politica i reati del 2012. E che gli autori delle due azioni, uniti da legami piu’ o meno stabili, agiscano in modo organizzato e programmato. Fermo restando che propagandare di non considerare reati il furto, la rapina o la resistenza a pubblico ufficiale, perche’ se ne condivide il movente, potrebbe rappresentare di per se stesso un reato. Da cio’ la decisione di FederFauna di depositare un altro esposto per chiedere alla Magistratura di verificare l’eventuale sussistenza di estremi di reato, alla luce dei fatti recenti e del 2012 e del possibile collegamento tra essi, e quindi di procedere con gli opportuni provvedimenti nei confronti di chiunque ritenga responsabile”-