Metapontino, il rilancio dell’area in un progetto condiviso

Tutti i soggetti portatori di interesse dell’area del Metapontino riuniti intorno allo stesso tavolo per pianificare, in maniera partecipata e condivisa, le azioni da attuare per il rilancio turistico dell’area, mettendo al contempo le basi per una visione programmatica a lungo raggio dello sviluppo sostenibile del comparto turistico. Su invito dell’assessore regionale all’Ambiente, territorio e infrastrutture, hanno preso parte all’incontro i sindaci di Scanzano e Rotondella (il primo cittadino di Pisticci era già intervenuto in una precedente riunione), la Provincia di Matera, l’Autorità di Bacino, l’Apt, associazioni ambientaliste e alcuni operatori turistici, tutti chiamati a rappresentare istanze e proposte per la realizzazione del “Progetto Metaponto”. Al tavolo, a cui hanno preso parte anche l’assessore alle Attività produttive, il direttore generale alla Programmazione e il direttore generale del Dipartimento Ambiente, sono state messe le basi per l’avvio di una fase di concertazione che terrà conto delle priorità di intervento, come l’erosione costiera e la conservazione delle pinete litoranee della fascia jonica, ma che guarderà anche in prospettiva per la pianificazione di progetti da collocare all’interno della programmazione 2014-2020. In merito agli interventi di contrasto all’erosione della fascia costiera, l’assessore all’Ambiente ha annunciato che il tratto di spiaggia protetto con le barriere soffolte raddoppierà, passando da 1,5 a 3 chilometri. Il primo stralcio del progetto di posizionamento delle barriere ha infatti evidenziato la sua efficacia durante le mareggiate del mese scorso. Il risultato positivo ha portato quindi l’assessore a chiedere ed ottenere dall’Ufficio Programmazione della Presidenza di utilizzare le economie residue, per circa 1,8 milioni di euro del vecchio Accordo di Programma Quadro, per un secondo stralcio del progetto a protezione della spiaggia. L’area del Metapontino è caratterizzata da una profonda fragilità che deriva dalla presenza di cinque foci di fiumi, da interventi dell’uomo che non sempre hanno tenuto conto delle peculiarità del territorio, ma anche dall’assenza di una visione programmatica a lungo respiro. Tuttavia il Metapontino, hanno evidenziato i funzionari dell’Ufficio regionale per la Tutela della Natura, rappresenta una risorsa naturalistica di grande rilievo su cui insistono ben cinque Siti di interesse comunitario, tra cui il bosco di Policoro, e offre grandi opportunità sia dal punto di vista agricolo che turistico-imprenditoriale. Il partenariato privato del Metapontino, hanno evidenziato i funzionari dell’Ufficio regionale del Turismo, si è evoluto e si è trasformato in una rete di impresa capace e lungimirante. Attraverso l’intermediazione e l’interlocuzione della Regione, che avrà il compito di mettere insieme risorse e competenze, si potranno creare interessanti opportunità nel settore del turismo sostenibile. “Progetto Metaponto” nasce quindi per la difesa del territorio ma al contempo per la pianificazione di uno sviluppo sostenibile dell’industria turistica, attraverso la compartecipazione di tutti i soggetti coinvolti poiché la tutela e la crescita passano solo attraverso la conoscenza dei luoghi e delle loro peculiarità. Soddisfazione è stata espressa dagli operatori turistici e dalle associazioni ambientaliste, tra cui Wwf e Altragricoltura, chiamati, per la prima volta, a far parte di un tavolo per la programmazione sinergica e condivisa. Gli stakeholders già nella prima riunione hanno rappresentato istanze e proposte che saranno vagliate dagli uffici regionali competenti. Il tavolo per il Progetto Metaponto tornerà a riunirsi con incontri cadenzati.