Prandelli prenota per Cassano il biglietto mondiale

Scelte importanti in vista. Da 30 pre convocati la lista si ridurrà a 23. “La scelta di Giuseppe Rossi ha vari motivi. Lui ha talento, una capacità straordinaria – spiega il ct Prandelli – è uno dei più importanti nel panorama italiano. La sua voglia di essere qui fa capire che anche i campioni devono mettere carattere in quello che fanno. Può essere riferimento per il gruppo. E’ chiaro che che ci vuole anche condizione. Lo vedremo nei giorni prossimi ma in ogni caso, come immagine, lui ha già vinto. Non voglio mettergli pressione, è uno dei 30 vogliamo capire se la sua condizione è superiore a qualche giorno fa”.

Il tecnico strizza l’occhio al fantasista di Bari. “Cassano sa che è l’ultima chance. Si è rimesso in gioco, ha azzerato tutto e ha vinto, ha capito che questa è la sua grande occasione”. Tutti, non solo Cassano, devono capire che possono incidere cinque, 10 o 80’ – ha aggiunto – ma dobbiamo mettere al centro il noi non l’io, altrimenti saranno problemi”.

Prandelli in conferenza stampa ha parlato anche degli esclusi. “Non li ho portati perché in attacco vogliamo manovrare in maniera diversa. Ho pensato di ringiovanire la squadra, l’esperienza non è così determinante rispetto alla voglia di diventare protagonisti”. IL riferimento è a Toni e Gialrdino. Poi le scuse a Criscito. “Ho fatto una battuta fuori luogo. Non volevo entrare nel merito tecnico dell’esclusione ma non mi è riuscita bene”.

Gli azzurri debutteranno il 14 giugno a Manaus contro l’Inghilterra: “E’ abbastanza semplice dire che vincerla conterebbe tanto perché porterebbe punti e spirito ma la storia insegna che negli ultimi mondiali la Spagna perde con la Svizzera e poi vince ma a me piacerebbe iniziare il mondiale vincendo”. Il primo o il secondo posto cambierebbe molto in ottica quarti di finale, dove gli azzurri potrebbero incrociare Spagna o Brasile: “Mi auguro che questa domanda possa essermi fatta alla viglia della partita. Noi lavoriamo per arrivare alla finale. Partiamo con la consapevolezza che la nostra organizzazione di gioco e di lavoro ci possa far arrivare in fondo anche se strada facendo incontreremo squadre forti”.