In scena a Roma Madam Senator, un musical di Mario Fratti

L’opera il 31 maggio al Teatro Greco, con musica di Tiziano Bedetti e regia di Giosiana Pizzardo  

Primadonna Ensemble: al centro Giosiana Pizzardo, tra gli autori Tiziano Bedetti e Mario Fratti

Primadonna Ensemble: al centro Giosiana Pizzardo, tra gli autori Tiziano Bedetti e Mario Fratti

  In prima assoluta in Italia andrà in scena a Roma,il 31 maggio alle ore 21, al Teatro Greco – in via Ruggero Leoncavallo 10 -, l’opera musical Madam Senator di Mario Fratti, con le musiche originali di Tiziano Bedetti e la regia di Giosiana Pizzardo. Commedia musicale in due atti dal forte sapore politico, Madam Senator  ci porta in una competizione elettorale per eleggere un Premier, dove le donne, in un contesto satirico e grottesco intriso di rivendicazioni e contestazioni contro il maschilismo imperante, tentano la scalata al potere. Madam, la protagonista, maîtresse  in un bordello, mobilita le sue prostitute in una campagna elettorale senza esclusione di colpi che richiama l’attenzione di tutti, combattendo l’ingiustizia e la corruzione dilagante nel Paese, la violenza e i soprusi commessi contro le donne. Una pièce ricca di colpi di scena, quale da sempre sa essere il teatro di Mario Fratti che delle tematiche politiche e sociali, dove l’imprevedibilità domina, ha fatto la cifra della sua scrittura drammaturgica e in fondo la ragione del suo straordinario successo. Lo scrittore abruzzese da quarant’anni trapiantato a New York, tra i grandi del teatro mondiale, in quest’opera s’ispira alle commedie classiche di Aristofane, Lisistrata e Le donne in parlamento, attualizzando alcuni temi, dando rilievo e voce alle donne e ai loro diritti. I protagonisti della commedia sono eroi positivi, credono fortemente di poter cambiare la loro condizione e di progredire, sono alla conquista di ogni spazio di libertà e della sua affermazione. Un’opera brillante, dunque, come Fratti ci ha abituato, ironica e mordace, divertente ma nell’essenza assai seria. In un tempo di politica confusa e guasta per corruzione, Madam Senator porta infatti a riflettere sulla necessità di recuperare i valori morali e sul dovere etico d’ogni cittadino nell’impegno civile. Tiziano Bedetti, compositore delle musiche originali, riesce a creare una sintesi unitaria tra le forme classiche dell’opera (ouverture, aria, duetto e tecnica dei leitmotiv che caratterizzano i principali personaggi) e il musical americano (forme della canzone e numeri danzati). Molteplici sono le suggestioni e i generi cui egli si ispira, spaziando dal country western al rhythm and blues, dal rock al gospel sino al rap e alla disco music. Lo spettacolo s’avvale della bravura di professionisti e giovani artisti e della regia di Giosiana Pizzardo, anche in veste di attrice protagonista. Al compositore Tiziano Bedetti rivolgo alcune domande su quest’opera musicale, scritta in stretta collaborazione con Mario Fratti, scrittore italoamericano – è nato a L’Aquila nel 1927 e dal 1963 vive a New York – considerato il più grande drammaturgo vivente, pluripremiato in tutto il mondo, vincitore di ben 7 Tony Award, il massimo riconoscimento per il teatro, come l’Oscar lo è per il cinema. Come è nato questo importante incontro artistico? “Da diverso tempo cercavo un testo teatrale per un’opera. Mi colpì una commedia in inglese intitolata Madam Senator, scritta da Mario Fratti, l’autore di Nine, il famoso musical che si ispira al film 8 e ½ di Fellini, che ha avuto più di duemila repliche a Broadway, portato sul grande schermo qualche anno fa da Rob Marshall nella versione cinematografica. Contattai Fratti tramite un docente universitario americano che aveva curato la pubblicazione di suoi testi. Dopo alcune lettere e telefonate intercorse, lo incontrai personalmente all’Aquila, sua città natale, nel 2008. Gli esposi il mio progetto, che subito lo convinse. Mi incoraggiò ad andare avanti e a portarlo a termine.” Che cosa ti ha colpito del testo di Fratti? “La sua immediatezza, l’attualità e i temi sociali. Fratti, ispirandosi a Pirandello e Brecht, ha sviluppato un teatro civilmente impegnato, caratterizzato dalla costante denuncia dell’ipocrisia che connota la società contemporanea. In questa pièce sono presenti molte tematiche forti: i diritti, lo sfruttamento e la violenza sulle donne, la battaglia  contro il maschilismo dominante, il riscatto sociale, la lotta alla corruzione della politica. Fratti ha la capacità di saper trattare temi molto impegnativi con ironia e freschezza e i suoi personaggi sono eroi positivi che lottano per riscattare la loro condizione sociale, anziché farsi annichilire dal fato. Madam, la protagonista dell’opera, diventa infatti paladina dei diritti delle donne, lottando contro il maschilismo, capovolgendo la sua condizione e quella di altre donne, trovando la possibilità di alzare la testa e di rifarsi una vita. Rimasi colpito dalla caratterizzazione reale dei personaggi, che parlano un linguaggio semplice e spontaneo, fatto anche di equivoci divertenti e doppi sensi, da colpi di scena e dalle trasformazioni che avvengono nel corso degli atti. Un teatro dell’imprevedibile, insomma. Sfogliando le pagine del libretto, mi rendevo conto che i personaggi sembravano vivi e avrebbero potuto presto cantare e duettare sulla scena.” E il drammaturgo, com’è di persona? “Un grande,  un uomo pieno di energia, di entusiasmo e generosità. Dal punto di vista umano, uno degli incontri più straordinari che ho avuto. Mi ha subito dato fiducia e ha creduto in me, nel mio progetto, trasmettendomi una carica positiva. Gli sono davvero grato. All’inizio, avevo molto riguardo nel proporre le mie idee e le soluzioni al suo testo, dettate dalla necessità di trasformare una commedia nata negli anni ’70 per un teatro di off Broadway, fatto di pochi personaggi, in un’opera moderna cantata, adatta per il pubblico italiano. Poi, ho capito che il Maestro aveva la mia stessa curiosità nel vedere il suo soggetto prendere vita in una nuova versione. Così, mi regalò alcune vecchie foto del primo allestimento di Madam e una recensione tratta dal New Yorker Theater, firmata da un autorevole critico americano, il quale auspicava che il lavoro fosse sviluppato, in futuro, con più personaggi. Fratti è stato con me, da sempre, disponibile a discutere sulle mie idee, sulle modifiche e sui tagli che proponevo. Ci siamo scambiate molte lettere al riguardo. Ancora adesso mi pare incredibile di aver avuto la possibilità di collaborare con uno dei massimi autori teatrali che tra drammi, commedie e musical, al suo attivo ha più di ottanta opere pubblicate, tradotte in 21 lingue e rappresentate in quasi 700 teatri, dall’America all’Australia, dalla Cina alla Russia, dall’India al Giappone. Nella sua lunga vita, ha conosciuto personalmente miti come Arthur Miller, Marilyn Monroe, Tennessee Williams, Katherine Hepburn e i principali attori di Hollywood come Raul Julia, Antonio Banderas, Nicole Kidman, Daniel Day-Lewis, Marion Cotillard, Penelope Cruz e Sophia Loren, i quali sono stati interpreti dei suoi lavori. Ha reso omaggio, recentemente, anche al Presidente Barack Obama, dedicandogli uno degli ultimi suoi drammi.” Come si è svolto il tuo lavoro? “E’ durato sei anni. All’inizio ho tradotto il testo dall’inglese all’italiano. A seguire, ho scritto una prima serie di canzoni e orchestrazioni. Poi, studiando e meditando sul libretto, ho proposto a Fratti l’inserimento di alcuni nuovi personaggi (il Senatore Johnny, moralizzatore, dal carattere ambiguo e corrotto e la sua sciocca moglie, Concetta, creando, così, la coppia di antagonisti). Tutti sono caratterizzati da leitmotiv, come nell’opera. Abbiamo quindi lavorato sul libretto insieme alla regista, mettendo ulteriormente a fuoco i caratteri, il loro intreccio, le scene e le ambientazioni, apportando altri cambiamenti. E’ stato proprio attraverso gli ultimi due anni di studio che ci siamo resi conto che l’opera stava prendendo vita. Ora sono presenti ben sedici personaggi sulla scena e  tra attori, ballerini e comparse, siamo complessivamente arrivati ad avere trenta persone sul palco.” E lo stile delle musiche? “Il personaggio principale, Madam, è un soprano lirico, entra in scena con dei vocalizzi come nell’opera. La sua indole e filosofia di vita è l’essere ottimista, il saper lottare con tenacia contro le avversità della vita. Chuck, uno scrittore dalla personalità calda e affascinante, si presenta nella tradizione dei crooner americani alla Dean Martin e Frank Sinatra. Sua Eccellenza, invece, si scatena in un finale funky gospel. I personaggi più giovanili adottano uno stile più moderno che va dal rock, al rap e alla disco music. Ho cercato di sintetizzare il linguaggio dell’opera lirica e del musical attualizzandoli, ispirandomi anche ai film musicali e alla rivista cinematografica. Alcuni temi, richiamano i western perché rappresentano una metafora della scalata sociale e, se vogliamo, il Far West di certa politica!”  Il lavoro debutta con la regia di Giosiana Pizzardo, che interpreterà anche il ruolo di Madam. Come ti sei trovato a lavorare con lei? “Molto bene. Giosiana ha nel teatro un’esperienza a 360 gradi, avendo ricoperto ruoli principali come cantante ed attrice, sia nel campo dell’opera e dell’operetta, che della commedia musicale italiana e del musical. Ha avuto la fortuna di lavorare a fianco di Garinei e Giovannini, Tato Russo, Roberto De Simone, Johnny Dorelli, Massimo Ranieri, Christian De Sica. Ha ereditato un grande artigianato e una professionalità che le permettono di avere un’immediata visione d’insieme. Si è subito appassionata a questo lavoro e mi ha chiesto di poter interpretare il ruolo di Madam. La sua idea è stata di costruire un’ambientazione senza riferimenti geografici e al di fuori del tempo, quasi a voler raccontare una favola moderna. Giosiana, inoltre, essendo una delle poche maestre italiane che insegnano il canto lirico e il moderno, ha seguito personalmente la scelta del cast e tutta la preparazione degli attori-cantanti, costituita da professionisti dello spettacolo e da giovani artisti.” Illuminante questa breve intervista al compositore Tiziano Bedetti sulla genesi dell’intrigante avventura teatrale. Telefono a Mario Fratti. Negli orari per lui consueti, fino a metà mattinata, è sempre al suo posto di lavoro. Conosco a menadito le sue abitudini. E infatti lo trovo. Dopo un aggiornamento su come vanno le cose all’Aquila, che apre di norma le nostre telefonate, gli faccio tre domande sul musical. Mario, come trovi l’adattamento della commedia realizzato da Tiziano Bedetti? Sei soddisfatto?  “La musica di Bedetti è eccellente.” L’Italia, diversamente dagli States, non ha una grande tradizione nella commedia musicale. Credi che Madam Senator ed altri innesti di musical americani possa sviluppare una migliore sensibilità ed attenzione da parte del pubblico italiano? “Venti anni fa gli italiani avevano disprezzo per le commedie musicali americane. Ora vengono a New York, copiano, cercano di essere perfetti, convincono gli italiani che non hanno visto la perfezione delle produzioni  Usa. Ora a New York c’è Rugantino. Per  tre  giorni. Non ebbe successo cinquant’anni fa. Bisogna insistere ed imparare. Lo dico sempre ai giovani autori. Vale la pena. Madame Senator ebbe un bel successo a New York.” Sarai presente, a Roma, alla “prima” italiana di Madam Senator “Mi piacerebbe tanto vedere la produzione italiana, ma non posso venire, sfortunatamente. Sono molto impegnato in questi giorni a New York, con due produzioni teatrali. Noi invece ci vedremo ad ottobre, qui a New York, per il Mese della Cultura italiana, come mi hai confermato. Il tuo libro “L’Italia dei sogni” sta avendo molti apprezzamenti. Già gli Istituti di studi italiani di due università hanno manifestato l’intenzione di programmare una conversazione con te. Un caro saluto a te e a tutti gli aquilani!” Fa dunque piacere a Mario Fratti questa produzione italiana di Madam Senator. Trova buona ogni occasione per tornare in Italia, anche se non gli mancano certo impegni che lo tengano ancorato nella Grande Mela, come in questa occasione. O come avvenuto di recente, con la presentazione del suo romanzo “Diario proibito” all’Istituto Italiano di Cultura di New York, alla presenza del nuovo direttore Giovanni De Santis, del Console generale Natalia Quintavalle e del prof. Francesco Bonavita, della Kean University, che ha curato la relazione introduttiva. E’ stato un incontro molto partecipato, per un fatto davvero singolare, quale la presentazione dell’unico suo romanzo, edito l’anno scorso da Graus mezzo secolo dopo da quando fu scritto, ambientato a L’Aquila negli anni della dittatura fascista, della liberazione e dell’avvio della democrazia. L’incontro con l’autore ha raccolto un notevole interesse. E ancora con un altro importante evento in suo onore, che si è tenuto al Theater for the New City – uno dei teatri dell’era leggendaria di New York, nell’East Village – con un riconoscimento che ha voluto premiare il valore e il prestigio di Mario Fratti nel portare alto il nome del teatro italiano negli States e nel mondo. La serata è stata una vera e propria celebrazione del drammaturgo, che da molti anni collabora con il Theater for the New City. Prolifico come pochi altri autori, Fratti ha persino scritto un testo, Poet, appositamente per la serata, recitato da Ian Campbell Dunn e dalla brava Giulia Bisinella. Poi, la magnifica attrice e cantante francese Liliane Montevecchi ha cantato un brano di Nine. Quindi il tributo di artisti e cantanti. Infine il grande F. Murray Abraham ha letto un pezzo di Vanzetti. Un riconoscimento, questo, che lo consacra – ove ce ne fosse ancora bisogno – nel mondo del teatro americano. Lunga vita al drammaturgo aquilano! Goffredo Palmerini  

Poster

  MARIO FRATTI, scrittore, commediografo, drammaturgo, autore di musical, critico letterario, è nato all’Aquila nel 1927. Si reca a Venezia all’Università Ca’ Foscari, dove insegna lingue e letterature straniere. Si trasferisce in America nel 1963 e, da allora, vive a New York. Già docente universitario di letteratura italiana nella prestigiosa Columbia University e all’Hunter College, è fondatore dell’Italian Theatre in America, promotore del nostro teatro attraverso spettacoli, letture, traduzioni e convegni. Le sue opere sono state tradotte e rappresentante in ventuno lingue in oltre seicentocinquanta teatri del mondo, dall’America all’Europa, dalla Russia al Giappone, dal Brasile alla Cina, dal Canada all’Australia.  È autore, tra gli altri di: La menzogna, La Gabbia, Suicidio, Ritorno, Rifiuto, I Frigoriferi, L’Accademia, I Seduttori, La vittima, Che Guevara, Madri e Figlie, Eleonora Duse, Mafia, Il Telefono, Razze, Amanti, Caccia al Morto, Iraq (Cecità), Promesse, Terrorista, Alessia, Amici, A.I.D.S., Porno, The White Cat, Brothel (The Doorbell), Due Secoli, Non più bambole, Famiglia, Sorella, Missionari, Leningrado, The Bridge, Beata, Five thrillers, Obama 44. Fratti ha scritto anche musical tra i quali: Anaïs Nin, Cybele, La vedova Bianca (Mafia) Seduttori, Paganini, Puccini, Encounter 500 (Cristoforo Colombo) e Nine, il più acclamato in tutte le lingue, ispirato al celebre film “8 ½” di Federico Fellini che è stato rappresentato per 790 giorni a Broadway, per più di 2.000 rappresentazioni, durante la stagione ’82-’83 e gli ha fatto vincere 7 Tony Award. Negli USA, ci sono state 36 produzioni di Nine, una a Londra, una a Parigi (regia di Saverio Marconi) ed una a Tokyo; l’ultima versione ha visto interprete l’attore Antonio Banderas al Teatro Eugene O’Neil di Broadway; recentemente, è uscito anche il film adattato per il grande schermo diretto dal regista Rob Marshall con Nicole Kidman, Penelope Cruz e Sophia Loren. Fratti è vincitore di oltre 40 premi teatrali tra l’Italia e l’America, tra cui il Premio O’Neill, il Richard Rodgers Award, tre Outer Critics Circle Award, otto Drama Desk Award, il Leone di S. Marco, l’Heritage and Culture e il Premio Italia. Il suo stile che rinuncia a ridondanze, metafore e sfumature tipiche del teatro europeo, si connota per immediatezza della scrittura teatrale, asciutta e tagliente come la denuncia politica e sociale senza veli che egli vi trasfonde. TIZIANO BEDETTI, compositore, nato a Rovigo nel 1976. Diplomato in Pianoforte, Composizione, Musica Corale e Direzione di Coro, si è perfezionato in Composizione con Bruno Coltro, Bruno Bettinelli, Goffredo Petrassi, conseguendo poi il Diploma Accademico di Secondo Livello con 110 e lode. Si è diplomato anche alla Civica Scuola di Musica di Milano con Mauro Bonifacio, all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma e all’Accademia Musicale Chigiana di Siena con Azio Corghi. Ha inoltre studiato orchestrazione con il compositore americano Jon Ward Barman. È stato premiato in concorsi nazionali ed internazionali di  composizione fra i quali: “Premio Valentino Bucchi” (Roma 1992, 1993, 1994), Torneo Internazionale di Musica (Roma, 1999), “Concorso Internazionale di Composizione Città di Pavia” (1999), Concorso  Internazionale “Antonio De Curtis”  di Napoli (2001),  INMC 2000 Composition Competition di New York, (U.S.A.). Ha ricevuto inoltre lo Jahrespreis 2001 dalla STAB  Foundation  di Zurigo (Svizzera) ed è stato premiato  al Concorso “Opera Prima Talenti” 2002,  organizzato da Casa Ricordi e dalla Festa della Musica di Milano. I suoi lavori sono stati eseguiti in Italia e all’estero presso importanti sale, teatri e festival tra cui: Festival Nuova Consonanza (Roma), Auditorium Parco della Musica (Roma), Auditorium “G. Verdi” (Milano), Festival Antidogma Musica (Torino), “Einstein” Auditorium (Bochum, Germania), Hall of the National  Radio  (Sofia, Bulgaria), Università di Parigi (Francia), Stockholm New Music Festival (Svezia), National Gallery of Australia (Canberra, Australia), Michelangelo Hall (Nairobi, Kenya), Teatro Romano di Leptis Magna (Libia), Carnegie Hall (New York, USA), New York University (USA), Schwartz Center for  Performings Arts of Emory University (Atlanta, USA), Sala  Rossellini (Los Angeles, USA), Shibuya Concert Hall e Akat Concert Hall (Tokyo, Giappone), Conservatorio Rimsky-Korsakov di S. Pietroburgo (Russia). Le principali emittenti gli hanno dedicato interviste e trasmesso le sue composizioni quali: RTVE (Radiotelevisione spagnola), Radio WDR di Colonia (Germania), SR2 (Saarbrücken, Germania), Concertzender (Hilversum, Olanda), BFBS (Inghilterra), RTÉ Lyric (Irlanda), Klassika Raadio (Tallin, Estonia), Radio Budapest (Ungheria), WNYC Radio (New York, USA), WQXR Radio (New York, USA), WPRB Radio (Princeton, USA),  Radio Vaticana (Città del Vaticano), RAI-Radio 3 e V° Canale  Filodiffusione RAI (Italia). Ha pubblicato per le edizioni RaiTrade di Roma, Edizioni Curci di Milano, Rugginenti di  Milano, Carrara di Bergamo, Bèrben di Ancona,  Bayard Nizet (Belgio), Bardon Enterprises (Inghilterra), Harrock Hall (USA). Ha inciso per la Ariston, la Phoenix Classics, Rara Records, Vdm Records e Tactus. È iscritto ed è stato Commissario tecnico alla SIAE, Società degli Autori ed Editori di Roma. È socio dell’Unione Nazionale Compositori Librettisti e Autori di Milano ed è Rappresentante per l’Italia dell’European Composer Forum di Vienna. Ha insegnato presso i Conservatori Musicali Statali “Bonporti” di Trento, “G. Frescobaldi” di Ferrara, “G. Puccini” di La Spezia, “G. Nicolini” di Piacenza, “G. Verdi” di Milano. E’ docente al Conservatorio “A. Buzzolla” di  Adria. GIOSIANA PIZZARDO, attrice, cantante, regista e didatta, inizia lo studio del canto con Rina Malatrasi e, successivamente, con Rina Rizzieri a Rovigo, formandosi poi al Conservatorio di Firenze con Leila Bersiani. In seguito, si trasferisce a Roma ancora in giovane età, dove ha occasione di perfezionare i propri studi con la Sig.ra Clara Scarangella e con il M° Sorgi, ove frequenta contemporaneamente corsi di danza classica e moderna. Frequenta i corsi di recitazione presso l’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” sotto la guida di Giorgio Presburger. Il debutto teatrale nel musical è a 17 anni al Teatro Sistina di Roma con Accendiamo la lampada di Garinei e Giovannini, al fianco di Johnny Dorelli, Bice Valori e Paolo Panelli, trovandosi ben presto a dover sostituire Gloria Guida nel ruolo della protagonista. In seguito, è interprete di Jenny Lind in Barnum, al fianco di Massimo Ranieri e Ottavia Piccolo, spettacolo che la porta in tourneé in tutta la penisola, riscuotendo un grande successo personale. Sempre in teatro, ma a Napoli, lavora sotto la guida di Roberto De Simone in La gatta cenerentola, Le 99 disgrazie di Pulcinella, Un’ora al S. Carlino.Con Tato Russo, realizza Scugnizza di Lombardo-Costa, La Tempesta e Sogno di una notte di mezza estate di W. Shakespeare e L’opera da tre soldi di B. Brecht. Inoltre, è Ninì Tirabusciò al fianco di Dalia Frediani. Nel 1986, al Teatro Eliseo di Roma, è co-protagonista nello spettacolo musicale Un’ora sola ti vorrei dar con Walter Corda e Cecilia Calvi. Per quanto riguarda la musica leggera, partecipa alla fase finale del Festivalbar nel 1977, vincendo la categoria giovani col brano Do it for me. Successivamente, durante il soggiorno romano, è prima voce del coro 4+4 di Nora Orlandi. Più recentemente, incide su cd insieme ad altri artisti, la versione italiana del musical No, no Nanette. Dal punto di vista concertistico, si esibisce al Festival di Salonicco, nel 1991, ed in numerosi teatri in tutta Italia e all’estero. C’è spazio anche per la televisione nella sua lunga carriera: dopo il debutto nei fotoromanzi e un serial di quattro episodi di telefilm per Raidue (Winchester MC2), è conduttrice di Happy Circus e Happy Magic, le fortunate trasmissioni televisive che lanciarono in Italia i telefilms Happy days, al fianco di Sammy Barbot. Dopodichè, partecipa alle trasmissioni Cordialmente con Enza Sampò, Vediamoci sul due con Fabrizio Frizzi e Orecchiocchio con Fabio Fazio, Italia sera, con Emilio Fede e Enrica Buonaccorti; presenta i collegamenti esterni di Sereno variabile ed è attrice nei filmati di Quark, Telefono giallo e Mi manda Lubrano. Recentemente, ha preso parte alla fiction Nebbie e delitti2 con Luca Barbareschi, per la regia di Riccardo Donna e nel film di Carlo Vanzina Buona giornata, con Christian De Sica. NAZARENA GULINAZZO, ballerina, insegnante e coreografa.  Ha studiato alla Scuola di Teatro dell’Opera di Roma, al Ballettschule Pergel Ernst di Düsseldorf, al Ballett International di Bonn e alla BallettAkkademie di Colonia (Germania). Vincitrice di numerosi premi e borse di studio, ha frequentato diversi stage: danza jazz con Renato Greco e Maria Teresa Dal Medico,  musical con Max Bartolini, danza classica con Andrei Fedotov, C. Hamel, prima ballerina del Stuttgart Ballett, Diane J. , prima ballerina dell’American Ballett, Sabino Rivas, Cristina Amodio, Vittorio Di Rocco, Marc Renouard, Elene Diollott, modern Jazz Dance con Laura Della Longa, flamenco con Carmen Fuentes, Marc Aurelio, Simona De Paoli. Si è esibita, come ballerina, per il gruppo musico-teatrale I Luna Canto, nello spettacolo musicale Cambierà, al Teatro della Forma di Roma, per la compagnia Mvula Sungani, Opera Medea, Taormina Arte, per Teatro Dance Company, opera Romeo e Giulietta, (Roma), ospite sul canale televisivo T9 nella coreografia di Fandango (Roma), Children for children, Il Cielo (Roma), nel  musical Chicago, coreografie Max Bartolini (Minori – Napoli), in  Tango, coreografie R. Greco e M. T. Dal Medico (Minori – Napoli). E’ insegnante di danza classica, istruttrice Pilates presso l’Équipe Mediterraneo (Toscana), di propedeutica e fisiotecnica presso la scuola Centro Studio – Danza (Catania) ed Emozione Danza e Club92 (Roma), di flamenco presso la scuola Centro Studi Danza, Movimento e Salute ed Emozione Danza (Roma).                                             GIUSEPPE ZANCA compositore, arrangiatore, produttore musicale e polistrumentista. Diplomato in tromba presso il Conservatorio di Ferrara e ha studiato armonia con Ettore Ballotta. Si è diplomato in musica jazz al Conservartorio di Verona. Si è perfezionato con Vincent J. Penzarella, Cecil Bridgewater e Hal Galper presso la New School University, con Rex Martin (orchestra sinfonica di Chicago), Laurie Frink e con Bob McCoy (prima tromba dell’Orchestra di Frank Sinatra). Si è perfezionato in musica da film con Blake Neely a Vienna. Vincitore di premi e concorsi, svolge attività di arrangiatore. Ha fatto parte di molti gruppi musicali, fondando una sua Big Band. Ha registrato dischi per Ornella Vanoni, Umberto Bindi, Aida Cooper, Vladi Tosetto, Loredana Bertè, Gilberto Gil e altri. Ha suonato in tour con Fred Buongusto, Manuella Villa, Raoul Casadei. Ha fondato uno studio di registrazione e la sua etichetta, Z-Best Music, con la quale ha prodotto tanti e bellissimi progetti musicali, oltre che musiche per la televisione (RAI e Mediaset). E’ stato docente di Informatica musicale al Biennio Superiore presso il Conservatorio “B. Maderna” di Cesena, Musica d’assieme al dipartimento di Jazz, presso il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria. È docente di tromba presso la Scuola di Musica Comunale “Roveroni” di Santa Sofia (FC). ”PRIMADONNA ENSEMBLE” è un’associazione nata nel 2001 grazie all’iniziativa di Giosiana Pizzardo (Soprano, Presidente e Direttore artistico). L’associazione ha costituito un’omonima compagnia con l’obiettivo di fornire ai giovani le conoscenze e la preparazione necessarie per affrontare il palcoscenico. L’idea di Giosiana è quella di valorizzare i propri allievi portandoli alla ribalta di questo fantastico mondo, dando loro gli spazi e la possibilità di crescere professionalmente. La voce duttile ed espressiva e la presenza scenica di Giosiana Pizzardo sono le caratteristiche che le hanno consentito di affermarsi in una carriera che ha toccato brillantemente tutti i teatri italiani. Giosiana Pizzardo si è formata al Conservatorio di Firenze con Leila Bersiani; ha debuttato al teatro ”Metastasio” di Prato, al fianco di Roberto Servile, Bruno Beccaria e Paola Romanò. Nel 1995, ha vinto il Concorso ”Licinio Refice”, debuttando nel frattempo nelle seguenti opere: Elisir d’amore, Barbiere di Siviglia, Rigoletto, Traviata e Pagliacci (nel ruolo di protagonista), oltre a Carmen (nel ruolo di Micaela). In diretta televisiva Rai dal Teatro ”Mercadante” di Napoli, con l’Orchestra ”D. Scarlatti”, ha rappresentato l’Italia durante il bicentenario della morte di Mozart, nel ruolo di Donna Anna (Don Giovanni). Nel mondo dell’operetta, ha realizzato circa 1400 rappresentazioni. La carriera teatrale l’ha vista al fianco di Johnny Dorelli, Bice Valori e Paolo Panelli in Accendiamo la Lampada di Garinei e Giovannini; successivamente, si è esibita nel ruolo di co-protagonista in Barnum accanto a Massimo Ranieri. La lunga carriera di Giosiana è quindi contraddistinta dalla facile versatilità con cui passa attraverso vari tipi di spettacolo: dal Musical all’Operetta, all’Opera lirica, alla Prosa, versatilità che ha fatto propria, risultando essere, al giorno d’oggi, una delle pochissime insegnanti specializzate in musica leggera e musical. Attualmente, allestisce spettacoli, tra i quali: Che confusione, Mamma Mia! e Momenti di Grease, nei quali gli allievi si esibiscono. Insegna a Roma, Bologna (Iskrartlab di Iskra Menarini) e Castello d’Argile.