Santhià, Lorenzo Manavella ha ucciso nonni e zia per 300 euro

L’operoso centro piemontese è sconvolto e incredulo per il triplice omicidio commesso da un giovane perbene. Il pallavolista è agli arresti, “sconvolto per quello che ha fatto” e “collaborativo” informano gli investigatori. Lorenzo Manavella è stato fermato anche per omicidio e rapina aggravata. Nell’abitazione cercava soldi. Ha ammazzato nonni e zia per 300 euro, i soldi che poi gli sono serviti per la fuga a Venezia, dove si è poi costituito con i vestiti ancora sporchi di sangue. “L’impulso omicida sarebbe ricollegabile alla droga” si legge in una nota diffusa dalla Procura che ipotizza “un momento di follia violenta”. Il pluriomicida avrebbe agito sotto l’effetto della cocaina anche se gli amici, interrogati dai Carabinieri, hanno raccontato di aver fumato con lui solo uno spinello la notte della strage.

La strage è avvenuta nella tarda serata di giovedì. Manavella è rientrato dopo aver cenato con gli amici. Le tre vittime erano tutte in pigiama. Il nipote cercava soldi, forse ha avuto un diverbio con i suoi parenti, o forse è stato sorpreso da loro mentre cercava denaro. Lui ha raccontato di aver colpito solo con un coltello, ma sulle tre vittime c’erano ferite sia da arma da taglio sia causate da un corpo contundente non definito. Sarà l’autopsia a chiarire tutto. Patrizia Manavella, la zia, è stata trovata distesa sul letto in una camera al primo piano. La nonna, Pina, sul letto nella sua camera al pianterreno con il coltello ancora conficcato in testa. Il nonno, Tullio, nei pressi della camera da letto, quasi avesse cercato di fuggire ed è proprio da questa posizione che gli inquirenti sospettano che il giovane sia stato sorpreso dal nonno a cercare soldi.