Pulizia scuole, slitta al 21 tavolo confronto Lsu

È stato aggiornato al 21 maggio, alle 15.30, nella sede della Regione Basilicata, “il tavolo di confronto sulla vertenza che riguarda gli ex Lsu e i lavoratori addetti alle pulizie nelle scuole”. Lo fanno sapere, in una nota, le segreterie lucane di Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil. “Il tavolo odierno – è scritto nel comunicato – è stato aggiornato per assenza della ditta Team Service, capofila dell’associazione temporanea di imprese che si è aggiudicata la gara Consip per le scuole del lotto Calabria-Basilicata. All’ordine del giorno, l’accordo siglato lunedì scorso al dicastero del Lavoro per la concessione della cassa integrazione in deroga dal primo aprile al 30 giugno 2014“. Il ricorso “alla cassa integrazione in deroga interessa in Basilicata circa 400 addetti e si è reso necessario a seguito delle riduzioni finanziarie derivanti dalle gare Consip”. Per i sindacati “l’integrazione salariale sarà anticipata dall’impresa”, mentre “l’attuazione dell’accordo sarà monitorato da un tavolo nazionale, che si riunirà ogni sei mesi, e da tavoli territoriali permanenti”. L’accordo è in attuazione “del piano concordato con i sindacati dai ministeri del Lavoro e dell’Istruzione lo scorso 28 marzo, che prevede tra l’altro, l’impiego dei lavoratori addetti alle pulizie delle scuole in attività di piccola manutenzione straordinaria di circa 4.700 plessi scolastici, per un importo complessivo a livello nazionale di 450 milioni di euro nel biennio 2014-2015”. Si avvia dunque “verso una positiva conclusione una vertenza complessa che ha fatto registrare frizioni e creato forte preoccupazione tra i lavoratori, sfociando in numerose iniziative di protesta e sensibilizzazione, sia a livello nazionale che a livello locale, non ultimo il sit-in di protesta che si è tenuto a Potenza il 27 marzo. Il giudizio del sindacati di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil è positivo, ma resta alta la vigilanza sulla fase di attuazione dell’accordo, messa nero su bianco in un addendum al verbale siglato al ministero del Lavoro. I sindacati, infine, vogliono chiarezza sulle metrature e sui carichi di lavoro”.