Potenza, Rete imprese Italia su mercato lavoro

Il presidente della Confartigianato provinciale di Potenza ha guidato la delegazione potentina all’assemblea nazionale di Rete Imprese Italia. Lo rende noto la Fondazione Rete Imprese Italia che chiede al governo “di aggiustare il tiro su alcuni punti, ma senza stravolgere” il cosiddetto Jobs Act. La rigidità del mercato del lavoro italiano – sottolinea l’associazione in una nota – è uno dei punti su cui le nostre PMI scontano un handicap competitivo ed un vero e proprio spread rispetto alla gran parte delle altre imprese europee, insieme al costo del denaro e l’accesso al credito e al peso e le complessità del fisco. Il nostro – ha dichiarato il presidente della Confartigianato di Potenza – è un soggetto in grado di incidere sulle scelte dei policy makers sulla base di una forte opzione di autonomia, di visibilità e riconoscibilità per riaffermare che le microimprese oggi sono, specie nel nostro tessuto economico, l’ultimo argine al tracollo occupazionale e produttivo. Negli ultimi cinque anni hanno chiuso circa 1.000 aziende ogni giorno, la ricchezza prodotta dall’Italia e’ diminuita del 9%, la disoccupazione e’ raddoppiata, passando dal 6,4% al 12,7% per un totale di 1,2 milioni di disoccupati in piu’. Nel frattempo la pressione fiscale ha raggiunto il 44,3% del Pil mentre quella “legale” si aggira intorno al 54%. La burocrazia costa alle Pmi 30 miliardi di euro l’anno e il credito e’ in calo dal 2011″.