Ambiente, sospendere i procedimenti Aia e Via

Il Gruppo consiliare M5S ha presentato un’interrogazione a firma del portavoce Gianni Perrino, per conoscere “le intenzioni dell’Assessorato all’Ambiente in merito ad alcune richieste Aia e/o Via che, ove concesse determinerebbero un consistente aumento del volume emissioni inquinanti (basti pensare a Italcementi di Matera)”, il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Giovanni Perrino ha presentato una interrogazione. Lo rende noto lo stesso Perrino, che “alla luce delle parole dell’assessore Berlinguer sulla grave carenza (che si traduce in assenza) di controlli dell’Arpab”, e “fino al ripristino di un livello almeno accettabile di effettività dei controlli da parte dell’Arpab”, chiede “la sospensione di tutti i procedimenti amministrativi in itinere per la concessione (o ampliamento) di nuove Aia compresa quella richiesta da Italcementi a Matera che determinerebbe l’aumento di ben 5 volte (fino a 60 mila tonnellate all’anno) dei rifiuti da incenerire a pochi chilometri dalla città, patrimonio mondiale dell’umanità Unesco”. “Il M5S vuole chiarezza: non è tollerabile, nemmeno per un secondo, che la salute dei cittadini possa essere ostaggio dell’inefficienza o assenza di controlli dell’Arpab”, aggiunge Perrino che ritorna poi con alcune valutazioni sulla “giornata davvero particolare” vissuta martedì scorso in Consiglio regionale: “ben due dei cosiddetti ‘assessori balneari’, Ottati e Berlinguer, hanno sparato vere e proprie fragorose bordate contro Arpab e Arbea – afferma Perrino -, due organismi strumentali fondamentali (almeno sulla carta); il primo per il controllo ambientale e, quindi, la tutela della salute dei cittadini lucani; il secondo per le erogazioni in agricoltura. Berlinguer, sollecitato da un interrogazione di Rosa (Lb-Fdi) sulla grave questione ambientale posta da Sider Potenza, ha candidamente ammesso che fino a questo momento l’Arpab non ha dato alcuna risposta alle sollecitazioni della Giunta regionale, ‘istituzionalizzando’ una sorta di stato permanente di ‘impotenza’ da parte della Regione nei confronti di questo ente e certificando la grave carenza in materia di controlli ambientali”. “Ottati, invece, rispondendo ad una interrogazione sull’Arbea – aggiunge ancora l’esponente del M5s -, ha dichiarato che in Basilicata è radicata ‘l’assenza di cultura di controlli’ e che, ‘alcuni concetti che non sono proprio di uso comune, come l’audit interno, l’audit esterno, l’etica, il codice etico, gli standard dei controlli internazionali’. Non esistono in Basilicata, secondo Ottati, concetti come ‘indipendenza e obiettività, competenza e diligenza professionale, aggiornamento professionale continuo, valutazioni interne ed esterne, gestione delle risorse umane, gestione del rischio (…), monitoraggio dell’azione correttive, governance dei sistemi formativi’. Insomma, la modernità secondo Ottati si è fermata ad Eboli, la Basilicata è ancora immersa nelle tenebre dell’Alto Medioevo: ‘tutti concetti che fanno parte integrante di amministrazioni moderne, soprattutto quelle che sono chiamate a gestire fondi pubblici in un modo sano ed effettivo’”. A parere di Perrino si tratta di “durissimi ‘j’accuse’ diretti ai dirigenti regionali e ai colletti bianchi degli enti strumentali. Parole guerriere quelle di Berlinguer e Ottati, parole di chi sembra aver voglia di cambiare rotta, dense di buon senso. Parole che si sono infrante contro il muro di silenzio e apparente sordità della dirigenza regionale e dei direttori Arpab e Arbea, ma che sono state ignorate dalla stampa e dai media lucani, che, evidentemente non ritengono i ‘j’accuse’ dei due assessori pittelliani degni del benché minimo segno di attenzione: non una riga sui quotidiani locali, nemmeno un cenno nei telegiornali della rete pubblica, la cui sede potentina è minacciata di subire una cura dimagrante ed essere accorpata, solo a livello di funzioni dirigenziali, quella pugliese. Come si spiega tanto assordante silenzio? E’ il silenzio opportunistico di chi si aspetta qualcosa in cambio dalla politica lucana?”.