Insediata la Commissione Toponomastica. Parere favorevole a intitolazione area pubblica a Berlinguer

Nella prima riunione della nuova Commissione Toponomastica, insediatasi oggi presso l’Assessorato alla Cultura di Roma, è stato espresso parere favorevole per l’intitolazione di un’area pubblica ad Enrico Berlinguer, richiesta lo scorso 9 aprile nella seduta di Giunta dal sindaco Ignazio Marino e dall’assessore alla Cultura Flavia Barca, in occasione del trentennale dalla morte del segretario del Partito Comunista italiano, avvenuta a Padova l’11 giugno del 1984.

Approvata quindi l’intitolazione del largo sito lungo via di San Marco, nel perimetro compreso tra via di San Venanzio, piazza di San Marco e via degli Astalli, esattamente al capolinea del tram 8. Dopo il parere favorevole della Commissione la decisione deve essere ratificata ora con delibera di Giunta.

L’assessore Barca ha colto l’occasione per salutare i 9 nuovi componenti della Commissione nominata lo scorso 27 marzo attraverso un avviso pubblico: Lauretta Gigli, romanista; Letizia Ermini Pani, archeologa medievale; Maria Pia Ercolini, fondatrice del gruppo di toponomastica femminile; Francesco Buranelli, archelogo; Giulia Maggiore, archeologa esperta in topografia; Alessandra Montenero, architetto e urbanista; Franco Salvatori, geografo; Gianluca Sgueo, esperto di flussi informativi e di formazione pubblicistica-multimediale; Claudio Procaccia, storico, direttore del Dipartimento Beni e Attività Culturali presso la Comunità Ebraica; Luigina Di Mattia, rappresentante per la Commissione Toponomastica della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale della città di Roma.

L’incarico di membro della Commissione consultiva è a titolo gratuito e ha durata coincidente con il mandato del sindaco.

“Sono 150 circa le richieste che ogni anno giungono alla Commissione – ha dichiarato l’Assessore – 2/3 delle quali provenienti da cittadini, le altre da istituzioni. Questo dato dimostra come la toponomastica sia fortemente sentita dalla città e svolga un ruolo fondamentale spesso sottovalutato. Abbiamo scelto per questo, nell’avviso pubblico, anche profili innovativi sul tema come esperti di tecnologie digitali, democrazia partecipativa, open data, assieme ad archeologi e topografi e questo perché vorrei rendere questa città più vicina ai suoi cittadini anche attraverso le vie. Nelle strade è scritta la storia di Roma e vogliamo, attraverso il contributo di esperti di toponomastica femminile, interculturale, comunicazione e nuove tecnologie, scriverne anche il futuro”.