Vicenza, chiude l’ufficio danni alluvione dopo tre anni e mezzo di intensa attività

Oggi, mercoledì 30 aprile, è l’ultimo giorno di attività dell’Ufficio danni alluvione. Con il pagamento di tutti gli importi a saldo spettanti a privati e imprese che avevano subito danni in seguito all’alluvione di Ognissanti del 2010, si sono infatti conclusi gli adempimenti a carico del Comune di Vicenza. Ora spetta alla Regione Veneto occuparsi della riscossione coattiva del credito nei confronti di coloro che non hanno ancora provveduto a restituire gli acconti ricevuti e risultati non spettanti.

Istituito ufficialmente a fine novembre 2010, all’Ufficio danni alluvione hanno lavorato in tutto, per periodi diversi di tempo e con vari orari, 23 dipendenti comunali, che si sono occupati delle 2.501 domande di contributo arrivate entro la scadenza del 10 febbraio 2011, di cui 1.927 da privati e 574 da attività produttive.

L’ufficio ha redatto i provvedimenti di liquidazione ed emesso i mandati di pagamento dei contributi in acconto per un totale di 5.983.084 euro a favore di privati e di 5.327.623 euro a favore di attività produttive. Ha effettuato i controlli sulle domande presentate con sopralluoghi affidati a 10 tecnici comunali affiancati da 50 tecnici esterni. Sulla base delle perizie tecniche e dei valori accertati ha così calcolato e comunicato ai richiedenti i relativi contributi spettanti, ha raccolto e tenuto agli atti la documentazione presentata da cittadini e imprese, e ha rideterminato i contributi sulla base delle spese effettivamente documentate, tenendo conto dei criteri e delle modalità stabilite dalle ordinanze commissariali, nonché dei limiti massimi fissati per ciascun soggetto.

L’ufficio ha inoltre redatto i provvedimenti di liquidazione ed emesso i mandati di pagamento dei contributi a saldo a favore di 1.041 privati per un totale di 2.352.122 euro, e a favore di 335 attività produttive per 2.294.281 euro totali. Ha comunicato, e poi emesso e notificato i provvedimenti di diniego del contributo nei confronti di 255 privati e 50 attività produttive, e ha inviato il provvedimento di richiesta dell’acconto risultato non spettante a 629 privati e 193 attività produttive: ad oggi non hanno ancora provveduto alla restituzione 207 privati per un totale di 638.179 euro e 95 imprese per 646.902 euro totali, che sono stati segnalati alla Regione Veneto cui competono ora le operazioni di riscossione coattiva del credito.

“Si conclude dopo tre anni e mezzo di lavoro – commenta l’assessore alla progettazione e alla sostenibilità urbana, Antonio Dalla Pozza – l’attività dell’Ufficio danni alluvione, istituito a seguito di uno degli eventi più tragici che hanno colpito la nostra città negli ultimi anni. È stato un lavoro difficile, estremamente delicato e complesso, nel quale si sono intersecate norme spesso di difficile comprensione per i cittadini e drammatiche vicende personali, a volte non adeguatamente risolte dalle ordinanze commissariali. Ringrazio dunque tutti i dipendenti comunali che hanno lavorato in questo ufficio, a partire dal dottor Mariano Tibaldo, a cui venne affidata inizialmente la responsabilità, e la dottoressa Alessandra Pretto, che ha gestito in modo egregio tutte le fasi più delicate, sempre con spirito di disponibilità e attenzione verso il cittadino. Un ringraziamento va anche al consigliere comunale Tommaso Ruggeri che, da assessore, seppe portare le istanze di cittadini e imprese ai competenti organi, affinchè venissero adeguatamente ascoltate e trattate. Ricordo infine che, grazie all’attività svolta in questo ultimo anno, l’amministrazione comunale è riuscita a conseguire due importanti risultati, quali la proroga della rateizzazione per gli acconti da restituire, grazie ad un emendamento alla legge di stabilità dell’onorevole Federico Ginato, e l’istituzione da parte di Veneto Banca di un plafond a tassi vantaggiosissimi per coloro che devono ancora restituire l’acconto che la Regione Veneto ha ritenuto indebitamente erogato. L’amministrazione comunale è comunque ancora a disposizione di tutti i cittadini che ne avessero l’esigenza e continuerà a sostenere con forza in tutte le sedi istituzionali la necessità che si provveda alla realizzazione di opere necessarie a far si che drammi come quelli del 2010 non debbano più ripetersi”.