Bloccati i lavori al Giglio per la Concordia

La decisione è stata presa dall’Osservatorio di monitoraggio che non ha concesso l’autorizzazione per il montaggio dei cassoni sul lato di dritta poiché non sono ancora noti né i modi di trasporto né il porto di destinazione finale.

Il blocco temporaneo dei lavori avrà delle ripercussioni sui tempi di spostamento della nave. Nei giorni scorsi al Giglio è arrivato, ed è stato installato, il primo dei diciannove cassoni (Sponson) che dovranno essere montati sul lato di dritta, quello emerso dal mare, per consentire il rigalleggiamento della nave.

L’Osservatorio non ha concesso l’autorizzazione all’installazione dei successivi cassoni e questo proprio perché manca la decisione sul porto di destinazione finale.Se, infatti, il relitto dovesse essere portato via con la Vanguard – la meganave olandese che ingloberebbe la Concordia per portarla presumibilmente in un porto estero – dovrebbe necessariamente essere svuotata di tutti i liquidi presenti al suo interno, per consentirgli di avere maggiore stabilità. Un’operazione che, una volta montati i cassoni, potrebbe essere fatta solo attraverso uno sversamento in mare dei liquidi stessi, cosa che provocherebbe un inquinamento ambientale. Oppure bisognerebbe prima trainare la Concordia in un porto intermedio, per svuotarla dei liquidi e successivamente caricarla sulla Vanguard. Di qui la decisione dell’Osservatorio di non autorizzare il montaggio degli altri cassoni fin quando non saranno chiari e definiti i metodi di rimozione della nave dal Giglio e il porto dove sarà smantellata.