L’Europa in Prato compie 10 anni

Tante, squisite e curiose novità aspettano i visitatori per questa decima edizione dell’Europa in Prato, il mercato europeo ed internazionale del commercio ambulante, che per quattro giorni colora e profuma di delizie di ogni tipo Prato della Valle, dal pomeriggio di lunedì 28 aprile a giovedì 1° maggio compresi, aperto dalle 9.00 alle 23.00.  La carovana di bancarelle colorata e multietnica è formata da 167 espositori (di cui 34 locali) che andranno a prendere posto lungo tutto l’anello esterno di Prato della Valle. Alla convocazione di FIVA Confcommercio rispondono puntuali ben 29 nazionalità, compresa l’Italia, rappresentata da 13 regioni da nord a sud: Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Umbria, Abruzzo, Puglia, Sardegna, Calabria e Sicilia.

La manifestazione è organizzata da FIVA (Federazione Italiana Venditori Ambulanti) Confcommercio nazionale e da FIVA Ascom Padova, in collaborazione con il Comune di Padova e Cassa di Risparmio del Veneto. “Per questo decimo anno tante sono le novità in piazza – spiega il presidente di FIVA Padova – abbiamo rinnovato il 30% delle bancarelle, con l’entrata di nuovi Paesi. Inoltre nella giornata dell’inaugurazione, martedì, daremo un attestato e un piccolo presente a tutti i partecipanti del mercato europeo per festeggiare assieme questa decima edizione padovana”.

La bellezza dell’Europa in Prato e, in generale, di tutte le 20 tappe nazionali organizzate da FIVA Confcommercio, è che i visitatori hanno la possibilità di viaggiare per il mondo passeggiando in un’unica piazza. Si scoprono così le specialità culinarie (e non solo) di Paesi mai visitati prima oppure, per chi ha la fortuna di esserci già stato, si fa scorta dei prodotti tipici e degli oggetti preferiti, dall’abbigliamento alla bigiotteria, dalle piante ai complementi d’arredo per la casa. Germania, Francia, Olanda, Belgio, Austria, Svizzera, Spagna, Portogallo, Grecia, Gran Bretagna, Scozia, Irlanda, Finlandia, Lituania, Russia, Polonia, Ungheria, Ucraina, Slovenia, Repubblica Ceca, Senegal, Israele, India, Ecuador, Argentina, Perù, Messico, Stati Uniti e l’Italia sono tutti i Paesi coinvolti.