Crotone, settimana della Cultura, i giovani incontrano la Costituzione. Un dialogo voluto dal Comune e dall’Upmed

I professori e l'assessore alla culturaLa Costituzione nel terzo millennio, un argomento che sta interessando e appassionando l’intero Paese sul valore che riveste e sulle possibile modifiche che si vorrebbero apportare. Non una lezione ma un dialogo con i più giovani ha caratterizzato la presenza del professor Guerino d’Ignazio, prorettore dell’Università nella Calabria, nella Sala Consiliare. Un dialogo sulla Costituzione, voluto dal Comune di Crotone e dall’Università Popolare Mediterranea nell’ambito della Settimana della Cultura, che tantissimi ragazzi delle scuole superiori hanno onorato partecipando attivamente alla discussione sul valore della Carta Costituzionale, anche alla luce delle modifiche al Senato e al Titolo V. Con la gradita presenza del Prefetto di Crotone Maria Tirone, gli onori di casa sono stati fatti dall’assessore alla Cultura del Comune di Crotone Antonella Giungata che ha promosso il programma della Settimana della Cultura. Presenti al dibattito, moderato dal presidente dell’UPMED Maurizio Mesoraca, il prof. Vittorio Emanuele Esposito ed il prof. Nicola Aiello. L’impostazione su un tema importante come l’attualità della Carta Costituzionale voluta dal prof. d’Ignazio che è anche ordinario di Diritto Pubblico all’Università della Calabria è stato quello del confronto. L’assessore Antonella Giungata in apertura della giornata ha sottolineato proprio l’importanza del coinvolgimento dei giovani: “potevamo scegliere un pubblico diverso ma abbiamo deciso di confrontarci con i più giovani. Non c’è nulla di più attuale e moderno della Costituzione e la freschezza della visione dei ragazzi è utile anche al processo di cambiamento che riguarda la nostra Carta Costuzionale” Il professor Guerino d’Ignazio ha parlato di una Costituzione sulla quale è basato non solo l’impianto dello Stato ma anche la vita di tutti i cittadini. Va dato atto ai padri costituenti che hanno dimostrato grande lungimiranza nel prevedere una Costituzione che rispecchiasse non solo i tempi nella quale è stata scritta ma che guardasse alle future generazioni. Proprio per questa sua funzione di prospettiva la Costituzione è uno strumento che può essere modificato anche rispetto all’evoluzione ed ai bisogni della società. Bisogna tuttavia fare attenzione, ha ammonito il professor d’Ignazio, da non farsi prendere dalla fretta perché di può rischiare di non raggiungere gli obiettivi che ci si propone con le eventuali modifiche. Certamente la modifica dell’attuale bicameralismo perfetto è un elemento di grande attualità. La riforma del Senato comporterebbe uno snellimento delle procedure. Il professor d’Ignazio su sollecitazione degli alunni delle scuole si è espresso anche sull’ Europa evidenziando come l’unione abbia garantito decenni di pace.