Padova, ad est di nessun ovest

E’ stata presentata questa mattina a Palazzo Moroni, nel corso di una conferenza stampa, la mostra “Ad est di nessun ovest”, che dal 3 al 10 maggio vedrà esposte al centro culturale Altinate-San Gaetano le opere di allievi ceramisti italiani e giapponesi selezionati nell’ambito di uno scambio internazionale tra scuole di ceramica. Un’occasione per dare spazio alla riappropriazione della dimensione del fare manuale quale veicolo della libertà espressiva e creativa. Nella mostra verranno presentate opere prodotte dagli allievi del maestro Andrea Sola della scuola di ceramica Pandora e di allievi della scuola Osaka del maestro Shogoro Nomura. “Putroppo la pratica di arti legate al fare artistico, in Italia, è troppo facilmnete relegata nell’ambito dell’hobbismo o del bricolage – ha detto il maestro Sola – per la ceramica, poi, vige il luogo comune di una pratica riservata a signore sfaccendate. Crediamo invece che la disciplina del fare, a prescindere dai risultati economici che può avere, dovrebbe far parte di un percorso di crescita personale di ogni individuo”. Questa mostra ha collegato il percorso della scuola a quello di un altro contesto culturale, quelo giapponese, in cui l’arte della ceramica gode di un prestigio e di un’attenzione ben maggiori di quelli esistenti in Italia, avviando così uno scambio di esperienze con un contesto ricco di storia che, come ha aggiunto Sola, rappresenta “un’occasione importante, una crescita della nostra cultura pratica ed estetica”. Un’esposizione che mette in luce due diversi mondi e modi di vivere, interpretare l’arte, interessati dall’ambivalenza “tecnica – passione”: carenza di tecnica e ricchezza di passione in Italia, il contrario in Giappone. “Considero l’arte uno strumento di comunicazione e non un prodotto da valutarsi – ha detto il maestro Shogoro intervenendo in diretta skype – ma questo è un concetto difficile da capire in Giappone. Molti artisti giapponesi pensano invece sia importante sviluppare la tecnica. Ho vissuto a Firenze per tre anni, ho conosciuto molti giovani e ho visto dentro di loro la passione per l’arte e per questo ho passato la maggior parte della mia vita artistica in Italia. Sono convinto – ha concluso il maestro – che questo scambio ci insegni a interpretare al meglio l’arte dove sono le opere a parlare e non l’artista”. La mostra “Ad est di nessun ovest” è patrocinata dal Comune di Padova. Centro Culturale Altinate-San Gaetano, via Altinate 71. Dal 3 al 10 maggio, dalle 10 alle 19. Lunedì chiuso. Ingresso è libero.