Milano, intitolato giardino ad Angelo Poletti

“Una lezione di impegno, di senso civico, di dedizione al bene comune. Questo è il messaggio e l’eredità che ci ha lasciato Angelo Poletti, che in prima persona si è assunto la responsabilità di opporsi al male, di rischiare tutto, perfino la vita, per qualcosa di più grande del proprio interesse personale. Credo che questa sia una lezione senza tempo; che il suo esempio non abbia perso nei decenni neanche una briciola della sua attualità e della sua forza. Oggi l’Italia è un Paese democratico ma, purtroppo, ancora oggi, alcune ideologie di violenza e intolleranza provano a rialzare la testa in Europa, in Italia. Milano ha una tradizione antifascista forte e radicata, le Istituzioni e i cittadini sapranno sempre rispondere con fermezza alle provocazioni e ai tentativi di far rinascere movimenti condannati dalla storia e dal popolo italiano”. Lo ha affermato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia intervenendo alla cerimonia di intitolazione del Giardino tra via Cilea e via Fichera ad Angelo Poletti. Alla cerimonia sono intervenuti anche il presidente del Consiglio di Zona 8 Simone Zambelli, Sergio Temolo, rappresentante dell’A.N.P.I. e i nipoti di Angelo Poletti Ornella e Angelo Rigoni.

Angelo Poletti, nato a Milano nel 1912, nel 1934 cominciò a dedicarsi all’attività antifascista. Dopo una breve esperienza sulle montagne, tornò a Milano e divenne il Primo Comandante della 44esima Brigata Matteotti. Fu in seguito ferito e catturato dai nazifascisti e condotto al carcere di San Vittore. Dopo giorni di prigionia, torture e sevizie fu condotto insieme ad altri 14 compagni in piazzale Loreto dove morì a 32 anni, fucilato dai miliziani della Repubblica di Salò.

“Oggi – ha aggiunto il Sindaco Pisapia – noi abbiamo dedicato ad Angelo Poletti un giardino, qui nel suo quartiere, un omaggio della città a un uomo a cui dobbiamo tanto. Un modo per ricordarlo e ricordare a tutti, soprattutto ai più giovani, che il suo esempio è sempre valido, oggi come allora. Dobbiamo essere pronti a spenderci per il bene comune, a reagire contro ogni forma di violenza, a difendere chi è vittima di un sopruso, a lottare contro tutte le ingiustizie”.