A Laigueglia torna dopo un secolo il Gran Teatro dei Cartelami

Inaugurerà con la Domenica delle Palme – domenica 13 aprile – l’esposizione, presso la chiesa di san Matteo a Laigueglia del grande cartelame detto “Sepolcro istoriato”, che resterà visibile a pubblico e fedeli negli orari di apertura della chiesa, dalle 7.30 alle 19. L’immensa opera, che raggiunge i 16 metri di altezza e ha richiesto diverse giornate di lavoro per essere allestita, è considerata il più il importante cartelame di tutto il Ponente Ligure ed è il più grande interamente conservato al mondo. Grazie all’interessamento della Sovrintendenza per i beni artistici e culturali della Liguria e al supporto di Fondazione Carige, è stata recentemente restaurata ed esposta nell’ambito della mostra Il gran teatro dei Cartelami, scenografie tra mistero e meraviglia, che si è svolta dall’11 maggio al 25 agosto scorsi a Palazzo Ducale di Genova. L’esposizione del cartelame di Laigueglia in occasione della Settimana Santa si propone non solo di offrire a chi vorrà visitare la chiesa uno spettacolo imponente e maestoso, ma di celebrare così il centenario dall’ultima esposizione completa dell’opera, avvenuta esattamente un secolo fa, nel 1914. L’attuale allestimento nella chiesa di san Matteo è stato possibile grazie alla collaborazione di numerosi sponsor ed è patrocinato dal Comune di Laigueglia, cittadina riconosciuta tra i Borghi più belli d’Italia.

Esempi di arte popolare e devozione realizzati in occasione dell’Adorazione delle Quarantore e dei cosiddetti Sepolcri della Settimana Santa, i cartelami si contraddistinguono per il loro carattere effimero, dovuto alla costruzione in legno, latta, cartone e materiali poveri di facile deperimento. Questi apparati, che in alcuni casi raggiungono anche dimensioni sorprendenti e la complessità scenografica di veri e propri teatri costruiti con intento prospettico, hanno visto una forte diffusione nel Ponente ligure e nei territori attigui tra la fine del XVI secolo e i primi decenni del XIX. Il grandioso teatro di Laigueglia, le cui ragguardevoli dimensioni ricoprono un’intera cappella, testimonia un progressivo sviluppo nella costruzione dei cartelami, fattisi via via più complessi per risultare realmente spettacolari e donare forti impatti emotivi capaci di meravigliare i fedeli raccolti in preghiera e consolidarne il legame con la Chiesa. Questo autentico “teatro sacro”, definito dagli studiosi “Sepolcro istoriato di Laigueglia”, è composto da boccascena, quinte e fondale e nonostante le dimensioni colossali è interamente smontabile. Altra particolarità dell’allestimento custodito nella chiesa di san Matteo è la sua straordinaria conservazione che, dopo il restauro, ha permesso di recuperare a pieno un’opera rara e preziosa per testimonianza storica e culturale. Molti dei cartelami devozionali sono infatti andati perduti a causa del loro carattere effimero che li ha sottoposti a un rapido degrado, mentre altri sono stati oggetti di sorprendenti ritrovamenti in oratori e magazzini.

“La portata della tradizione dei cartelami, significativa nella nostra Laigueglia, mostra quali frutti d’arte può far maturare la fede, vissuta e praticata con semplicità – osserva l’arciprete Don Danilo Galliani – La creatività, la cura e la fatica gratuita di chi ha ideato e realizzato queste opere sono il segno di una fede essenziale e ricca insieme, lontana da pretese intellettualistiche, eppure così densa di espressività. Ecco perché è parso importante ridare valore a questi tesori. Non solo per cogliere una preziosa opportunità di recupero artistico o per un doveroso omaggio alla memoria dei nostri padri che li hanno creati quasi due secoli fa, ma soprattutto per tornare a vivere di nuovo questa storia di generosa fedeltà, di dedizione e affidamento, di pietà popolare e comunione”.

Con la volontà di mantenere vive le antiche tradizioni che contraddistinguevano le celebrazioni religiose della Settimana Santa nel passato, oltre all’esposizione del “Sepolcro istoriato”, Laigueglia celebrerà presso la chiesa di san Matteo il canto delle “Lezioni” e “l’Ufficio delle tenebre” con la partecipazione della storica confraternita di santa Maria Maddalena nella giornata di Giovedì Santo, il 17 aprile, alle ore 21. Alla stessa ora il giorno successivo, Venerdì Santo, si svolgerà la processione del Cristo morto, preceduta dalla cosiddetta “dita”, l’asta delle croci in dialetto ligure. Sabato 26 aprile alle 21 si terrà invece il Concerto Inaugurale per l’esposizione del cartelame con il Coro e l’Orchestra Istituto Diocesano di Musica Sacra, brani di Mozart e Vivaldi.