La natura sadica del racconto e altre storie

L’appuntamento è per il prossimo martedì 15 aprile 16.30 nella sede del Centro Nazionale Drammaturgia Italiana Contemporanea (CENDIC) c/o Biblioteca Casa dei Teatri – Largo 3 giugno 1846 – Villa Pamphilj. In programma la presentazione del libro La natura sadica del racconto e altre storie (Dino Audino Editore) di Domenico Matteucci all’interno del ciclo TEATRI E DRAMMATURGIE a cura del Centro Nazionale Drammaturgia Italiana Contemporanea (CENDIC) in collaborazione con Biblioteche di Roma.

Alla presentazione sarà presente l’autore ed interverranno lo sceneggiatore Angelo Pasquini e l’editore Dino Audino.

Ogni autore non fa altro che prendere dei personaggi per infilarli in una storia che inesorabilmente li farà soffrire. Questo atteggiamento, solo in apparenza perverso, accomuna i racconti drammaturgici di tutti i tempi: le storie del Vangelo, i film, i racconti mitologici, le serie televisive. Da qui il titolo di questo libro. Del resto, Aristotele dice che l’arte – e il dramma in particolare – è basata sull’imitazione della vita e oggetto dell’imitazione deve essere qualcosa che generi pietà e paura. Partendo da questa indicazione, l’autore propone di interpretare l’affermazione aristotelica enunciandola al contrario: il racconto drammaturgico è imitazione della morte. Ovviamente non solo quella vera, ma anche tutte le piccole morti: la perdita di un amore, la perdita di una condizione di privilegio, la perdita dell’identità, lo smarrimento dell’integrità morale e giù fino alla classica buccia di banana che, nel suo minimalismo comico, è pur sempre una piccola morte. Su questo nucleo teorico si innesca la riflessione sulla cosiddetta “drammaturgia dello spettatore”, elemento esterno alla pagina scritta ma interno ed essenziale al funzionamento di ogni drammaturgia. Solo la dinamica percettiva del fenomeno narrativo, e quindi la dinamica delle emozioni nello spettatore, permette di analizzare la generazione di senso nella rappresentazione, che sia teatro, cinema o televisione. In margine a questo itinerario di ricerca, l’autore tenta anche un’analisi dei caratteri peculiari del racconto drammaturgico italiano. Si addentra nei caratteri sociali e psicologici del nostro Paese per metterne in evidenza l’assoluta peculiarità. Di qui, un ulteriore approfondimento con il proposito di individuare una drammaturgia che non scimmiotti quella d’Oltreoceano.

Domenico Matteucci, architetto, soggettista e sceneggiatore, ha insegnato Racconto audiovisivo all’Università degli Studi di Cassino. è stato tra i principali didatti nella quindicennale esperienza del Corso per sceneggiatori Script/Rai. è tra i più esperti scrittori di serialità televisiva a cominciare dagli anni Ottanta. Ha pubblicato il romanzo Itinerari infiniti (Frassinelli, 1993).