Vicenza, risparmiati 3 milioni senza toccare i servizi ai cittadini

“Spendere meglio per spendere meno, mantenendo inalterati i servizi.” Questo il leit motiv che ha guidato giunta e uffici comunali nella redazione del bilancio di previsione 2014 con il risultato di ottenere un risparmio di 3 milioni di euro. Dopo la presentazione della manovra fiscale, il sindaco Achille Variati e l’assessore alle risorse economiche Michela Cavalieri oggi hanno presentato le principali voci di riduzione della spesa, tagli che andranno in parte a concorrere, come ricordato dal direttore generale Antonio Bortoli in relazione al caso stipendi, al mantenimento del fondo per la produttività dei dipendenti. “Si tratta di misure – ha premesso il sindaco – che spingono l’acceleratore su un cambio di mentalità: usare al meglio le risorse senza toccare i servizi. Questa è una sfida culturale che chiama in causa l’intera struttura comunale. Un percorso che dovrà essere monitorato e valutato passo passo”. “Non abbiamo fatto tagli lineari – ha aggiunto l’assessore – ma siamo intervenuti sui processi, andando ad ottimizzare procedure, a ricontrattare gare, a verificare costi, con l’obiettivo di ridurre al massimo gli sprechi, capitolo per capitolo, in ciascuno dei settori comunali”. Nel dettaglio, su 3 milioni di euro di tagli operati rispetto ai conti del 2013, 700 mila euro si riferiscono al turnover del personale: 20 pensionamenti non saranno rimpiazzati, con un risparmio pari a 500 mila euro, mentre 200 mila euro non saranno spesi attraverso il blocco delle assunzioni a tempo indeterminato che quest’anno riguarderanno soltanto un assistente sociale, un agente di polizia locale e un custode. Interventi sui consumi energetici degli edifici comunali consentiranno invece di risparmiare 400 mila euro (300 mila euro grazie a vere e proprie economie e 100 mila euro per la previsione di un calo del costo dell’energia), a fronte di un investimento di un milione di euro che consentirà ulteriori risparmi nei prossimi anni. Cinquecentomila euro saranno inoltre recuperati incidendo sulle spese di funzionamento: dai risparmi per la carta e il toner alle spese di spedizione abbattute grazie all’utilizzo diffuso della pec, dalla contrazione dei canoni telefonici fino alla riduzione del costo della mensa scolastica, ottenuta attraverso una ricontrattazione del servizio, la previsione di un calo degli alunni e l’introduzione di procedure virtuose come l’iniziativa “Zero rifiuti in mensa”. Ancora, 100 mila euro saranno recuperati da fitti passivi e analogo taglio sarà effettuato sui contributi. Infine, per un totale di 1 milione e 200 mila euro, saranno operati tagli su una serie di altri fronti molto diversificati, dai risparmi previsti sulle spese per il maltempo (271 mila euro) a quelli introdotti nella gestione della Basilica Palladiana (200 mila euro), da una riduzione nei trasferimenti all’Ulss (100 mila euro), giustificata dall’avanzo di amministrazione registrato dall’azienda ospedaliera, a risparmi previsti nel servizio minori (100 mila euro) grazie realizzazione di nuove gare, e in relazione al contributo per gli anziani in casa di riposo che al momento non richiede lo stanziamento di 200 mila euro introdotto l’anno scorso in sede di assestamento. Senza contare una serie di altri piccoli e piccolissimi risparmi che hanno contribuito a raggiungere la cifra dei 3 milioni di euro, indice di un lavoro capillare svolto quest’anno da amministratori e uffici anche in relazione alle spese della politica e della rappresentanza istituzionale, dove 14 mila euro saranno ad esempio risparmiati grazie all’abolizione della trascrizione delle sedute consiliari e 5 mila euro saranno tagliati dal capitolo riservato alle feste nazionali nell’ambito delle competenze del sindaco, le cui spese di rappresentanza ammontano ad appena 4.370 euro.