Segrate, Domenico Magrì uccide l’ex collega Carmelo Orifici, spara alla moglie poi si toglie la vita

Una strage avvenuta nella frazione Rovagnasco. L’ex collega deceduto ha 69 anni. Il delitto è avvenuto in via Monviso. L’omicida è poi tornato a casa a Bottanuco, ha sparato alla moglie e infine si è suicidato con la stessa arma. Un giovedì mattina di follia.

Per Carmelo Orifici, originario di Messina, non c’è stato nulla farea. E’ stato ucciso con un colpo in testa da Domenico Magrì, 82 anni, originario di Catania. I due erano imprenditori edili ed ex colleghi. Poi è tornato a casa dove ha terminato la strage.

Magrì aveva dato appuntamento a Orifici in un cantiere in via Monviso a Segrate con la scusa di risolvere un problema di lavoro, dove lo aveva accompagnato con la sua auto, una Nissan. Orifici, che lavorava con il figlio, gli ha chiesto di raggiungerlo. Quest’ultimo però, 39 anni, era in ritardo di 10 minuti, e recandosi sul posto ha soltanto visto Magrì allontanarsi al volante della sua auto, senza il padre.

Quando ha raggiunto il cantiere, ha trovato il padre già morto e ha chiamato i Carabinieri, fornendo l’identità di Magrì, l’indirizzo di casa e il modello della sua auto. Mentre i militari di Segrate raggiungevano il cantiere, quelli di Bottanuco, in provincia di Bergamo, hanno raggiunto l’abitazione di Magrì in via padre Colbe 10. Giunti sul posto hanno visto prima l’auto e quando sono entrati in casa hanno trovato l’ottantenne e la moglie morti. Da chiarire il movente.