Parco Murgia Materana su avvelenamento lupi

“Il 4 marzo 2011, nel territorio del Parco della Murgia Materana, fu ritrovata la carcassa di un giovane lupo, vittima di un colpo di fucile. A questo reato oggi se ne aggiunge uno ancor più grave, sia perché in questo caso i lupi morti sono tre, sia perché, a quanto pare, questa volta il reato è stato compiuto con l’utilizzo di un’arma ancora più pericolosa ed ignobile: il boccone avvelenato. L’uso di tale pratica criminosa mette a rischio diverse specie di fauna selvatica e domestica, provocando la morte di numerosi individui o addirittura l’eliminazione di interi branchi di specie già a rischio di estinzione”. Così la presidenza dell’Ente Parco della Murgia materana, che “in collaborazione con l’Osservatorio faunistico e con l’Ufficio Tutela della Natura della Regione Basilicata, ha avviato, in questi giorni, un progetto di conoscenza dello stato di conservazione di questa specie nel territorio della Provincia di Matera, dopo che le continue segnalazioni da parte di appassionati ed esperti, ne hanno accertato la presenza in tutta la Basilicata. La recente ricolonizzazione del territorio italiano da parte del lupo – afferma – sta riproponendo il problema della convivenza di questa specie con l’uomo in tutta Italia. Il ruolo degli Enti preposti alla conservazione della Natura, deve essere quello di rendere questa convivenza sostenibile per tutti, lupi ed allevatori, informando i secondi, sulle possibili misure di prevenzione dei danni arrecati da questa specie e nel caso fornendo loro i mezzi più adeguati per farlo, oltre ad educare la popolazione al rispetto del bene comune rappresentato da questa specie”.