Fismic, flash mob di Melfi si può replicare altrove

E’ circolato sul web un video girato alla SATA di Melfi che ha come protagonisti operai, operaie, tecnici e quadri che mostrano tutta la gioia per avere ritrovato il lavoro dopo tanta cassa integrazione in un “flash mob” che la Fismic apprezza e condivide. “Ad un mese dall’annuncio del 6 maggio del nuovo piano industriale di FCA – afferma la Segreteria Generale della Fismic, a margine della trattativa sul rinnovo del contratto Fiat a che si è tenuta oggi a Torino – diciamo con forza all’Amministratore Delegato Sergio Marchionne che anche i lavoratori di Mirafiori, di Cassino, quelli di Pratola Serra, quelli di Termoli e tutti i lavoratori dell’indotto collegato vogliono poter dar vita a un flash mob per il posto di lavoro ritrovato. Che termini presto la cassa integrazione, che partano i nuovi modelli con rapidità, che inizi la formazione finalizzata ad affrontare la sfida dei nuovi modelli destinati ad affrontare la concorrenza dei colossi tedeschi, come sta facendo con successo la Maserati di Grugliasco e la Panda di Pomigliano e come accade, grazie alla prontezza dei lavoratori, alla ex VM di Cento (FE). Per parte nostra siamo pronti alla sfida dell’innovazione e a far si che le decine di miliardi di euro che FCA sta investendo, diano al settore automotive in Italia quel futuro che il nostro Paese merita e che meritano soprattutto i lavoratori e le lavoratrici che stanno soffrendo da troppo tempo”. “Lo abbiamo dimostrato a Pomigliano, a Grugliasco, a Mirafiori – prosegue – e lo dimostrano tutti i giorni i lavoratori che fanno crescere ogni volta i loro stabilimenti nella valutazione WCM. Se necessario saremo pronti a combattere l’assenteismo anomalo, fermo restando la protezione dei diritti dei malati veri, e ad avanzare la richiesta di dividere i proventi della maggiore produttività ai lavoratori che la mettono in pratica con aumenti della retribuzione. I tempi sono ancora duri, a Brescia e a Pomigliano, ci sono i contratti di solidarietà per non fare assorbire esuberi di personale, ma si inizia a intravedere la fine del tunnel”. “Le sfide che ci apprestiamo a compiere – conclude la Fismic – sono quelle della produzione mondiale delle Jeep di Melfi per prima, poi delle Alfa di Cassino, del polo del lusso di Torino, del miglioramento della produzione della famiglia delle Panda a Pomigliano, di motori e cambi tutti nuovi per gli stabilimenti italiani, di abbassare l’assenteismo anomalo alla Sevel Sud”.