Trieste, Bosnia Erzegovina tra Memoria e Impegno

Anche quest’anno l’assessorato alle Politiche Giovani della Provincia di Trieste e l’associazione Tenda per la Pace e i Diritti hanno avviato il progetto Bosnia Erzegovina tra Memoria e Impegno, giunto ormai alla sua terza edizione, che si rivolge agli studenti degli istituti superiori e, più in generale, per i giovani della provincia. I primi ragazzi sono partiti venerdì 28 marzo per raggiungere le destinazioni di Mostar, Sarajevo, Tuzla, Potocari, Bratunac e Srebrenica e faranno ritorno a Trieste il 2 aprile. In ogni tappa sono organizzati incontri con associazioni e persone per capire sia la storia di quei territori che la situazione attuale. Il viaggio assume quest’anno particolare rilievo in relazione al centenario della Grande Guerra. Proprio nelle vie di Sarajevo infatti, città che si candida nel 2014 a capitale della pace con l’iniziativa Peace Event Sarajevo 2014, ebbe luogo l’attentato all’arciduca Francesco Ferdinando e a sua moglie Sofia. Durante il viaggio gli studenti incontreranno, a Mostar, le coraggiose donne dell’associazione Kuca Otvorenog Srca (Casa dal Cuore Aperto). Sempre a Mostar un momento commemorativo ricorderà i giornalisti Ota, Lucchetta e D’Angelo, nel luogo in cui hanno perso la vita mentre svolgevano il loro lavoro di cronisti di guerra. A Sarajevo visiteranno la città accompagnati dal generale Jovan Divjak, presidente dell’associazione OGBH a sostegno degli orfani di guerra. Diviak, che ha guidato la resistenza di Sarajevo, racconterà i quasi quattro anni di assedio della capitale. A questo si affiancherà l’incontro con Kanita Fočak, intellettuale protagonista della resistenza culturale della città. A Tuzla il gruppo sarà ospitato dall’associazione Tuzlanska Amica che si occupa del sostegno sociale in un contesto, simile in tutta la Bosnia Erzegovina, in cui alla devastazione della guerra non è mai seguito il reale riavvio del paese e, negli ultimi anni, la crisi economica ha colpito una quasi inesistente economia, tanto da far partire, di recente, importanti proteste trasformatesi ora in percorsi di democrazia partecipata esercitata direttamente dai cittadini attraverso assemblee pubbliche dette “Plenum”. L’ultima tappa porterà gli studenti nel luogo in cui si è consumata la più grande strage in Europa, dopo la seconda guerra mondiale. A Potocari verranno ricordate le vittime del genocidio di Srebrenica e ci sarà l’incontro con un gruppo di donne delle associazioni “Madri di Srebrenica” e dei giovani del progetto “Adopt Srebrenica” che pochi mesi fa sono stati anche ospiti del Comune di Trieste. L’ultimo incontro darà un po’ di dolcezza e speranza per il futuro grazie alla Cooperativa Insieme, importante esperienza di riavvio dell’economia locale di Bratunac/Srebrenica attraverso la coltivazione dei lamponi e la produzione di marmellate e succhi di frutta. L’esperienza del viaggio verrà ripetuta da altri due gruppi di studenti in maggio e a novembre, per un totale di circa 100 studenti e 12 insegnanti di altrettanti Istituti scolastici.