Padova, muri imbrattati con 400 graffiti, i denunciati dovranno ripulirli

Il sindaco Ivo Rossi ha annunciato che il Comune si costituirà parte civile nel procedimento contro i quattro writers denunciati dagli investigatori dei carabinieri di Padova, per imbrattamento dei muri di Padova con quasi 400 graffiti, usando “tag” tipo cruise, crsr, coter, resh, rasche, sobe, bruce, lod, nesta. Già nelle scorse settimane i tecnici dell’edilizia pubblica avevano collaborato con i carabinieri nell’individuazione dei palazzi comunali bersagliati dai cosiddetti “taggers”. “Chiederemo al pubblico ministero che gli autori delle scritte che deturpano i palazzi della città – ha spiegato Rossi – vengano condannati a ripulire direttamente le scritte effettuate. Siamo pronti sin da subito ad arruolare questi imbrattatori, che nulla hanno a che vedere con l’arte, nelle squadre di imbianchini che quotidianamente per il Comune lavorano sodo cancellando e ripulendo in continuazione le pareti del centro storico e dei quartieri periferici”. I carabinieri, nei mesi di ottobre e novembre dell’anno scorso, hanno dapprima provveduto a mappare la città, scattando centinaia di fotografie ai “tag” più ricorrenti, analizzando gli stili, le caratteristiche comuni, e ogni altra caratteristica utile, schedando cosi, oltre 800 graffiti. Quindi sono stati acquisiti gli elementi utili a fare emergere l’identità dei primi “artisti”, spesso collegati tra loro, o appartenenti a delle “crew”, gruppi che condividono fini artistici. L’attenzione degli uomini dell’Arma si è poi concentrata sui sospettati. La mappatura dei graffiti, per altro in continuo aumento, ha permesso di ricondurre a quattro di essi, tra cui uno minorenne, quasi 400 graffiti e scritte varie. Nel corso delle perquisizioni i carabinieri hanno trovato e sequestrato a casa dei quattro oltre cento bombolette spray, decine di “bozze” su carta di opere eseguite o da eseguire in strada. Sequestrati anche computer e telefonini, dato che i giovani si fotografano o riprendono mentre operano per pubblicizzare le loro opera attraverso i social network.