Sanità futura presenta progetto Quattro Torri

Due microriforme (l’equiparazione delle strutture della sanità privata accreditate all’interno del Servizio Sanitario Regionale; le prescrizioni specialistiche su ricettario del Ssn) per due macrorisultati (azzerare le liste di attesa riducendo i disagi dei cittadini, attrarre utenza extraregionale): sono le proposte di Sanità Futura, associazione di categoria delle strutture sanitarie lucane, per costruire una buona sanità a costo zero con imprese ed operatori e soprattutto con un cambio di passo nella gestione della salute dei lucani. Le idee progettuali sono state presentate nel pomeriggio ai giornalisti in un incontro a Potenza presso la Sala conferenze Ordine dei Medici. Per azzerare la mobilità passiva che drena risorse finanziarie importanti verso altre Regioni (l’ammontare per il 2013 dovrebbe avvicinarsi ai 50 milioni di euro) Sanità Futura lancia il progetto di “Quattro Torri/strutture polifunzionali” da individuare nei territori limitrofi a Campania, Puglia e Calabria. Solo lo 0,20% del totale della produzione sanitaria di Puglia e Campania “intercettata” dalle strutture lucane trasformerebbe – è stato sottolineato – l’attuale saldo passivo in un saldo attivo per le casse della Regione di circa 200 milioni di euro. Le cosiddette “Quattro Torri” – è stato spiegato – dovrebbero essere necessariamente delocalizzate rispetto al centro della regione ma restando strettamente connesse al sistema ospedaliero regionale e consentire l’appropriatezza del sistema offrendo servizi “all in day” (in un solo giorno) soprattutto di prevenzione per evitare i più costosi ricorsi al ricovero ospedaliero. Tra le altre caratteristiche individuate, l’appropriatezza di sistema, la versatilità delle possibilità di offerta sanitaria, la flessibilità rispetto al mutare dei bisogni epidemiologici, l’economicità delle prestazioni ambulatoriali complesse rispetto alle degenze, la connessione con il sistema ospedaliero.