Efficienza energetica, il Campidoglio dà il buon esempio. Protocollo Roma Capitale – GSE

Aumentare l’efficienza energetica degli edifici comunali, abbattendo costi in bolletta ed emissioni di CO2: è lo scopo della convenzione firmata dal sindaco Ignazio Marino e da Nando Pasquali, presidente e a.d. di GSE S.p.A. (Gestore Servizi Energetici), la controllata dal Ministero dell’Economia che gestisce gli incentivi alle energie rinnovabili. In base all’accordo, Roma Capitale e GSE s’impegnano a collaborare per una finalità principale – uffici comunali, case popolari e scuole meno “energivore” grazie all’uso di fonti rinnovabili e all’isolamento termico – e per una serie di obiettivi correlati: realizzare sul territorio progetti di sostenibilità ambientale, lanciare percorsi formativi in materia, promuovere lo sviluppo di nuove tecnologie puntando alla nascita di filiere produttive locali nell’ambito della green economy. Di cosa si tratta lo ha spiegato il sindaco Marino: “La firma di questo protocollo, il primo del genere in Italia”, ha sottolineato Marino, “permetterà a Roma Capitale di abbattere i costi di gestione dei suoi immobili, di ridurre l’inquinamento atmosferico e ottenere un considerevole risparmio energetico. L’accordo modificherà l’appalto che assicura il riscaldamento a quasi duemila edifici pubblici comunali”. Con “ripercussioni positive sull’ambiente” e con “un risparmio per le casse comunali anche del 40%”. “Il progetto”, ha precisato il Sindaco, “coinvolgerà 1.841 edifici comunali di cui 160 asili nido, 790 scuole, 180 uffici e 173 edifici di edilizia residenziale pubblica per i quali, oggi, spendiamo ogni anno 20 milioni 290mila euro”. L’intesa attua una delibera presentata in Giunta dall’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Masini. Ecco in dettaglio gli interventi che vengono incentivati: cambio degli infissi, posa in opera del cosiddetto “cappotto termico” (una struttura esterna capace di bloccare il freddo), pompe di calore e congegni solari che producono calore. In termini economici il vantaggio per le casse capitoline sarà duplice: da una parte gli incentivi per ammortizzare le spese, dall’altra il risparmio sulla bolletta per il riscaldamento. Entro i prossimi tre mesi, Roma Capitale e GSE predisporranno un programma di attività annuale, sulla cui corretta esecuzione vigileranno due responsabili: l’assessore Masini per Roma Capitale e, per GSE, il direttore degli Affari Legali e Societari. Il protocollo entra in vigore subito e sarà valido fino al 31 marzo 2017, con possibilità di rinnovo alla scadenza. L’intesa con GSE si colloca in un preciso ambito di programmi che partono dal 2009. Questa la serie storica con i passaggi salienti: il 18 marzo 2009 la Giunta capitolina ha approvato il “piano d’azione per il raggiungimento degli obiettivi del Protocollo di Kyoto” e l’istituzione dell’Osservatorio Ambientale sui cambiamenti climatici. Tra i compiti dell’osservatorio vi era quello di redigere il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES). Nel frattempo l’Unione Europea (direttiva 2009/28/CE del 5 giugno 2009), con la cosiddetta Strategia 20 – 20 –20 (riduzione delle emissioni complessive di CO2 del 20% entro il 2020, incremento del 20% del livello di efficienza energetica e del 20% delle quote d’impiego delle fonti di energia rinnovabile), decide di aumentare l’uso delle energie rinnovabili. La Commissione Europea lancia quindi il “Patto dei Sindaci”, costituendo una rete permanente tra le città che intendono impegnarsi nella lotta ai cambiamenti climatici grazie alle buone pratiche di risparmio energetico. Il 4 maggio 2010 Roma Capitale aderisce al Patto dei Sindaci. Il 7 marzo 2013 l’Assemblea Capitolina delibera l’approvazione del PAES, impegnando Roma Capitale su più fronti: progetti pilota, pianificazione territoriale, trasporti, nuovi standard energetici nei regolamenti edilizi, uso di energie rinnovabili negli edifici, informazione nelle scuole e nelle università. Oggi sono obiettivi prioritari l’efficienza energetica e l’uso delle rinnovabili, per migliorare l’ambiente urbano e per risparmiare. La convenzione con GSE va in questa direzione.