Conferenza nazionale per l’infanzia e l’adolescenza la Provincia di Bari esclusa

La due giorni della Conferenza nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, che si apre domani, organizzata dal Ministero del Lavoro e Politiche sociali con la collaborazione, a livello locale, della Fondazione Giovanni Paolo II, ha escluso quest’anno la partecipazione della Provincia di Bari. Al puntuale appello delle Istituzioni sono stati convocati, come risulta dai loghi del materiale illustrativo, solo la Regione Puglia e il Comune di Bari. L’incomprensibile “dimenticanza”, ormai sempre più usuale, fa specie soprattutto per due aspetti: il primo riguarda il consistente impegno da sempre profuso dalla Provincia di Bari in favore dell’infanzia e dell’adolescenza, il secondo, invece, l’aver sempre partecipato attivamente a tutte le precedenti edizioni, fino a quella dello scorso anno che si è tenuta a Napoli. Ma le “dimenticanze” di questa nuova edizione della Conferenza nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, non finisco qui. Sarà pur vero che le Province saranno presto abolite, ma ad oggi costituzionalmente esistono ancora, ma come mai nel corposo programma dei lavori della due giorni non si legge nessun intervento che approfondisca tematiche su bambini disabili? Un interrogativo incomprensibilmente giustificabile, davvero difficile da mandare giù, specie per la Provincia di Bari che nei confronti di questi soggetti ha sempre profuso il massimo impegno. Non si comprende, quindi, come mai la Provincia, da sempre parte attiva nel mondo dell’infanzia, sia stata esclusa senza ricever alcun cenno dopo aver realizzato, in questi anni, progetti ex lege n.216 sulla devianza minorile, piani d’intervento in favore dell’infanzia e l’adolescenza previsti della legge 285/97, campagne di promozione e sensibilizzazione dell’affidamento familiare, corsi di formazione per famiglie e singoli per l’affido e l’adozione, banca dati per l’affido, interventi di assistenza specialistica in favore di quasi 500 minori con diversa abilità frequentanti le scuole secondarie di II grado,nonché in favore di 200 minori videolesi ed audiolesi, partnership a numerosissimi progetti in favore dei minori proposti da realtà del no profit, centro di mediazione familiare, rapporti con il tribunale per i minorenni, partecipazione a tavoli interistituzionali su tematiche quali: abuso e maltrattamento,pedofilia,bullismo,devianza, partecipazione ai vari organismi regionali come commissioni,gruppi di lavoro sull’infanzia e l’adolescenza, corsi di formazione per operatori sociali pubblici e privati di tutti i Comuni della Provincia di Bari su argomenti riguardanti specificatamente i minori, le famiglie e le nuove politiche di welfare disegnate dalla legge 328/00 e dalle successive leggi nazionali e regionali. “Non vorrei – sostiene il presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli – che il pessimo clima elettorale condizioni anche importanti eventi governativi come quello che domani si apre a Bari. Il sospetto che l’Ente che vede me alla guida possa essere stato estromesso perché di area politica discontinua rispetto da Regione e Comune di Bari è forte e vorrei che fossero gli organizzatori del Ministero a dare una risposta che dipani le ombre. Sta di fatto che il mancato invito a una delle Istituzioni del territorio ospitante la Conferenza, comunque, sancisce un atto di cui vergognarsi perché nella concretezza dei nei fatti fa mancare quel dialogo inter-istituzionale che su tematiche, come quella dell’infanzia, potrebbe fornire risposte migliori ai cittadini e alle famiglie”.