Firenze e i Georgofili collaborino in vista dell’Expo 2015

“Il prossimo anno avremo a Milano l’Expo 2015, una grande occasione per tutta l’Italia. A Firenze vogliamo lavorare in vista di questa importante scadenza mettendo in atto, insieme ai Georgofili, una serie di eventi e progetti dedicati al tema agroalimentare e in particolare alle imprese innovative in questo settore: il successo dell’Expo non si misuri solo col numero, pur importantissimo, di turisti che arriveranno in Italia ma anche con la qualità dell’innovazione che lascerà nel nostro territorio, il numero di giovani che riuscirà ad ispirare, il numero di nuove imprese che nasceranno”. Lo ha detto il vicesindaco Dario Nardella, intervenendo all’inaugurazione del 261/o anno accademico dell’Accademia dei Georgofili, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Dopo aver ringraziato il presidente Franco Scaramuzzi per la sua prolusione, “un intervento basato sull’ottimismo, sull’importanza della formazione dei giovani e sull’innovazione”, Nardella ha poi sottolineato la necessità che il capitale investa anche sulla conoscenza e sull’innovazione. “Il capitale – ha detto – è indispensabile per creare lavoro ma non deve finanziare rendite o posizioni acquisite ma sfidare la formazione di giovani generazioni, di creatività e qualità. Purtroppo invece l’Italia investe meno di altri paesi in questi campi”. Il vicesindaco ha poi citato il caso di un’impresa nata nell’Incubatore tecnologico fiorentino: il suo fondatore, un giovane ingegnere, ha puntato sullo sviluppo di una pianta originaria del Camerun ad altissimo valore proteico, ha vinto quella sfida e oggi la sua è la prima Spa dell’Incubatore. “Quell’azienda – ha sottolineato Nardella – ha basato il suo rischio in innovazione e agricoltura e oggi ha avuto successo in tutto il mondo e chi ci ha creduto ha investito i soldi necessari a farla decollare. Mi piacerebbe, con la collaborazione dei Georgofili, veder sviluppare nell’ambito dell’Incubatore un settore dedicato proprio allo sviluppo di imprese che si basano su nuove tecnologie applicate all’agricoltura”.