Quando la salute si compra alla Bottega, a Portoferraio aperta la prima in Toscana

Non più code agli sportelli per avere i referti degli esami medici, o per prenotare visite ed esami, non più attese per misurarsi peso e pressione, non più difficoltà per stampare l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario o per attivare la propria carta sanitaria elettronica. Da oggi ci pensa il “bottegaio” ovvero il gestore della Bottega della salute. La prima di una lunga serie (saranno settanta) prevista entro il 2015 in Toscana è stata aperta a Portoferraio presso la sede della Misericordia in via Carducci. E’ stato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi a farlo, accompagnato dall’assessore regionale al diritto alla salute, Luigi Marroni e dai presidenti di Anci e Uncem Toscana, Alessandro Cosimi e Oreste Giurlani. Al momento l’esercente di questo particolare esercizio capace di fornire salute e non solo, ha la faccia di Alessia e di Andrea, i due giovani del servizio civile regionale che la terranno aperta dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13 e il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17. Sono stati adeguatamente formati tanto da essere anche in grado, al bisogno, di usare il defibrillatore semiatomatico, uno strumento salvavita di cui la struttura è dotata. Presentandosi alla Bottega si potrà inoltre farsi stampare il proprio Cud, accedere ai servizi online di Poste Italiane e Inps, pagando i bollettini, inviando raccomandate e altro. Tra i servizi garantiti anche il pagamento del bollo auto, la fornitura di moduli per certificazioni e domande varie, le informazioni sui servizi di Comune, Asl e Regione. Insomma la “Bottega della salute” promette e mantiene una Pubblica Amministrazione più amica e soprattutto più vicina anche ai cittadini più lontani. Basti pensare che nel progetto regionale (finanziato con 3 milioni di euro in tre anni) c’è l’apertura della seconda bottega all’Isola di Capraia agli inizi di aprile, così da avvicinare i capresi ai servizi di cui godono tutti gli altri toscani. All’Elba ne sono previste, entro una decina di giorni, altre 5, a Capoliveri, Campo, Marciana, Porto Azzurro e Rio nell’Elba. “E’ un’utile opportunità – ha osservato il presidente Rossi – che offriamo per primi agli elbani per facilitare il loro approccio ai servizi sanitari regionali. Ringrazio tutti ed in particolare la Misericordia, esprimendo tutto il mio apprezzamento per ciò che avete fatto per arrivare a questa traguardo. Ringrazio i giovani del servizio civile regionale e sono contento di aver dato a migliaia di ragazzi toscani, fiducia, speranza e opportunità di lavoro attraverso il progetto Giovanisì. Mi piacerebbe che anche lo Stato tornasse ad investire nella sanità, nella scuola e sui giovani. Chiedetelo anche voi. Fate sentire che questo è anche il vostro desiderio”.