Paolo Sorrentino cittadino onorario di Roma

lagrandebellezzaÈ stata conferita ieri in Aula Giulio Cesare la cittadinanza onoraria romana a Paolo Sorrentino, il regista napoletano che ha vinto, con “La grande bellezza”, il premio Oscar per il miglior film straniero. L’ultima volta che il prestigioso riconoscimento era stato assegnato all’Italia risale a 15 anni fa, quando vinse Roberto Benigni con “La vita è bella”.

“L’Oscar a Sorrentino inorgoglisce Roma e l’intero Paese – ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino intervenendo alla cerimonia – Nel mio cuore non avevo dubbi: sapevo che Sorrentino sarebbe tornato in Italia con l’Oscar. Roma è felice di consegnargli la pergamena e la Lupa Capitolina in Campidoglio. Sorrentino non è nato a Roma, ma ne ha parlato con l’amore di chi è nato e cresciuto in questa città, per questo gli siamo grati”.

Prendendo la parola in aula Giulio Cesare, il regista neo cittadino di Roma ha scherzato: “Ieri ho commesso l’errore di farmi mandare la lista di chi ha ricevuto la cittadinanza prima di me: si va da Alessandro Manzoni a Guglielmo Marconi, Franklin Delano Roosevelt, Rita Levi Montalcini fino al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E allora mi è venuto in mente il titolo di un libro di Bruce Chatwin che non ho letto: “Che ci faccio qui?”.

Il premio Oscar ha continuato dicendo: “Mi ritrovo qui felice, ma come sempre intontito a ringraziare prima di tutto i consiglieri comunali che hanno dissentito dinanzi alla prospettiva di conferirmi la cittadinanza onoraria: io al loro posto avrei fatto esattamente la stessa scelta”. Sorrentino ha poi espresso riconoscenza al Sindaco per il riconoscimento e ai consiglieri che hanno promosso l’onorificenza”.

Alla cerimonia ha partecipato anche il regista e attore Carlo Verdone, che ha spiegato: “Credo che Sorrentino rappresenti l’ultimo dei registi intellettuali che hanno saputo raccontare Roma, a volte meglio dei romani stessi, cogliendo al meglio la singolarità inconfondibile di tante bellezze”.

Con l’occasione l’Assessorato capitolino alla Cultura, in collaborazione con gli Assessorati al Turismo e all’Ambiente, ha organizzato il progetto di una domenica ecologica all’insegna della scoperta dei luoghi del film “La Grande Bellezza”.

Attraverso la proposta di un percorso e 31 schede descrittive ed originali i cittadini ed i turisti sono guidati alla scoperta di ciascun luogo, attraverso notizie storiche, riferimenti al film e informazioni pratiche che permettono di ottenere anche i permessi speciali per entrare all’interno dei siti più inaccessibili. Un lavoro reso possibile grazie ai testi che lo storico dell’arte e scrittore Costantino D’Orazio – autore del libro “La Roma Segreta del film La Grande Bellezza” (Sperling & Kupfer) – ha gentilmente concesso all’Assessorato e che descrivono i palazzi privati, i giardini nascosti, le chiese e gli scorci inediti ripresi dalla cinepresa.

Il percorso è on line sulle pagine del Dipartimento Cultura, su www.culturaroma.it e su www.turismoroma.it

I tre itinerari hanno durata differente, da due a tre ore, e offrono un ventaglio diverso di proposte. Partendo dalla casa di Jep Gambardella, che affaccia sul lato sud dell’Anfiteatro Flavio, il monumento più celebre del mondo, fino a piazza Navona, Palazzo Sacchetti, Palazzo Taverna. E ancora il portone di Santa Maria del Priorato all’Aventino, dalla cui serratura si vede uno degli scorci più suggestivi e famosi di Roma, le sculture dei Musei Capitolini, il cortile di Palazzo Altemps, lo scalone monumentale di Palazzo Braschi, la Fornarina di Raffaello in Palazzo Barberini, la falsa prospettiva di Borromini a Palazzo Spada, il gruppo scultoreo dei Niobidi nel cuore di Villa Medici e altro ancora.