Trento, prove di comunità partecipata e sostenibile. Esperienze a confronto

L’Associazione Trentina Accoglienza Stranieri – ATAS onlus, all’interno del progetto TRA.Mi.Te: Tessere Relazioni per l’Abitare tra i Migranti e il Territorio, organizza la seconda Tavola rotonda “Prove di comunità partecipata e sostenibile. Esperienze a confronto – Coesione e gestione sociale dell’abitare a Bergamo. L’incontro è in programma domani, sabato 15 marzo dalle 9 alle 13, presso la sala del Centro Civico dell’Oltrefersina, in via Clarina 2/1.

Interverranno Paolo Teani e Manuel Clivati verranno discusse e analizzate due esperienze concrete e significative, che evidenziano come sia possibile riattivare relazioni generative in contesti abitativi complessi, come riconnettere risorse e bisogni superando le dicotomie tra le diversità culturali e tra normalità e anormalità, come costruire reti efficaci non solo tra cittadini, ma tra enti, istituzioni e cittadini.

Il progetto TRA.Mi.Te: Tessere Relazioni per l’Abitare tra i Migranti e il Territorio Tessere relazioni dal basso per promuovere il benessere nei contesti abitativi e facilitare l’integrazione positiva dei migranti è quello che si propone il progetto TRA.Mi.Te, cofinanziato dall’Unione Europea – Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi e dal Ministero dell’Interno, che ha preso il via a ottobre 2013 e si concluderà nel mese di giugno 2014.

Il progetto è realizzato da ATAS onlus e vede un ampio partenariato formato da Comune di Trento, Comune di Rovereto, Comunità della Val di Non, Fondazione Famiglia Materna, Cooperativa Kaleidoscopio, FIMAA, UPPI, SUNIA, Patto Casa, APSP Vannetti, Euricse, Il Gioco degli Specchi e Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani.

TRA.Mi.Te sta sperimentando azioni di sviluppo di comunità per facilitare relazioni di buon vicinato e la riappropriazione di una comune (italiani e nuovi trentini) identità sociale in alcuni contesti abitativi nei comuni di Trento, Rovereto e Cles. Promuove inoltre strumenti di gestione sociale dell’abitare innovativi – come il portierato sociale – attraverso azioni formative nei confronti degli attori del sistema abitativo e il potenziamento della rete di soggetti privati, pubblici e sociali dello stesso. Continua infine il sostegno a cittadini di paesi terzi nella ricerca di soluzioni abitative, consolidando gli strumenti sviluppati nell’ambito del progetto mi.casa, cofinanziato dall’Unione Europea – Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi e dal Ministero dell’Interno.

Per ulteriori informazioni: [email protected] – 342 5049579.