ManifeTSo, lavori al Nautico

La Provincia di Trieste sostiene e promuove anche nel corso del corrente anno la terza edizione del workshop di co-progettazione interno al processo di Agenda 21 locale per la Scuola di Trieste dal titolo Una ristrutturazione dallo sviluppo sostenibile. “Quest’anno – ha spiegato Adele Pino, assessore alle politiche formative della Provincia di Trieste – protagonisti sono un gruppo di studenti provenienti dall’Istituto tecnico Max Fabiani, dalla Scuola Edile – Edilmaster e dal DTTZG Žiga Zois. Cinque team misti di ragazzi, coadiuvati da cinque tutor neolaureati o giovani professionisti lavoreranno alla progettazione di un’area urbana, uno spazio pubblico che è centro in potenza, ovvero piazza Hortis a Trieste e degli spazi del piano terra dell’istituto Nautico, edificio di proprietà della Provincia di Trieste, con l’intento di ospitarvi alcune funzioni pubbliche accessibili alla cittadinanza. Con la stessa modalità con cui e ‘ stato recuperato lo spazio al Fabiani si opererà presso il Nautico in cui si ipotizza lo spostamento della storica biblioteca al pianoterra per renderla più fruibile liberando spazi da poter restituire all’attività didattica”.

Il network di Agenda 21 locale per la Scuola di Trieste, al quale aderisce la Provincia di Trieste, è una rete che vede capofila l’Istituto tecnico Max Fabiani di Trieste ed alla quale partecipano anche l’istituto Fabiani, con la scuola edile Edilmaster, lo Ziga Zois e l’associazione ManifeTso2020 nell’ambito della quale annualmente viene attivato il workshop.

 Tale progetto, attraverso l’analisi della situazione attuale, la riflessione sulle potenzialità del workshop e la costruzione di un partenariato dinamico, flessibile e pluridisciplinare, si pone i seguenti obiettivi:

–          passare da una modalità di insegnamento contraddistinta da lezioni frontali, ex-cathedra, ad una più interattiva e laboratoriale, in cui teoria e pratica siano capaci di lavorare in maniera complementare e sinergica;

–          fornire agli studenti una serie di strumenti pratici e operativi funzionali ad un inserimento lavorativo più rapido ed efficace;

–          portare gli studenti a riflettere e confrontarsi in merito alle tematiche del recupero edilizio, dello sviluppo sostenibile, della decrescita, della rigenerazione urbana, dell’ottimizzazione delle risorse e del risparmio energetico, fornendo agli stessi le conoscenze necessarie per comprendere criticità e potenzialità dell’utilizzo di modalità di costruzione che tengano conto o meno di tali nozioni;

–          dimostrare concretamente come, attraverso il recupero di uno spazio fisico utilizzando materiali innovativi e coerenti con le tematiche del risparmio energetico e del riuso, si possano alimentare una serie  di esternalità positive oggettivamente rilevabili,;

–          preparare gli studenti ad una modalità di lavoro in team diversificati, prassi ormai consolidata nel mondo del lavoro e in quello universitario;

–          costruire un processo capace di alimentare dinamiche esterne di snowball effect, grazie alle quali ci sia un trasferimento trasversale di know-how: dagli studenti ad altri studenti o da questi alle loro famiglie;

–          introdurre i giovani studenti alla cittadinanza attiva, facendoli riflettere sulle potenzialità intrinseche e consequenziali alla realizzazione di modalità di costruzione di processi di produzione dal basso (bottom-up);

–          promuovere la conoscenza e l’utilizzo delle nuove modalità di comunicazione e di rappresentazione, funzionali a veicolare il messaggio in maniera più rapida, efficace ed efficiente, soprattutto in relazione alla moltitudine degli interlocutori oggigiorno presenti (comunità locale, altri membri del team di progetto  proveniente da diversi background culturali, tecnici, amministratori,ecc.).

Il workshop, preceduto da un periodo di rilevazione delle esigenze di chi usa gli spazi in progetto, inizierà il 17 marzo e avrà la durata di 4 giorni, in cui, a brevi lezioni didattiche su argomenti inerenti al tema di progetto, seguirà la parte laboratoriale.

Al termine delle giornate di laboratorio, è prevista l’organizzare di una mostra per l’esibizione degli elaborati realizzati dagli studenti in Impact Hub Trieste che ha inoltre messo in palio per il gruppo vincitore un’isola di lavoro per 3 mesi all’interno dei suo spazi di coworking al fine di facilitare ed implementare lo sviluppo di un progetto più completo da sottoporre alle Autorità locali.

Si ricorda che il primo workshop di co-progettazione dal titolo Una ristrutturazione dallo sviluppo sostenibile- vol.1, realizzato a cavallo tra il 2011 ed il 2012, aveva come spazio focus di progetto l’ex alloggio del custode localizzato all’interno l’I.T. Max Fabiani di Trieste, uno spazio di circa 60mq inutilizzato da quasi 20anni. Il cantiere per la sua riattivazione concreta, a cura della Scuola Edile-Edilmaster e realizzato come attività formativa per gli studenti della scuola stessa, nel mese di settembre dello scorso anno permetterà, ad ultimazione dei lavori, di restituire al territorio (primo caso in Italia) uno spazio riprogettato dagli studenti per gli studenti stessi.