Presentate esperienze con colture complementari a quelle del melo e della vite in Alto Adige

Le colture complementari a quelle del melo e della vite in Alto Adige sono state al centro di un simposio svoltosi nella giornata di ieri, martedì 11 marzo, presso il Centro di sperimentazione agraria e forestale Laimburg a Vadena. Oltre 80 partecipanti hanno avuto modo di conoscere le esperienze fatte finora con la coltivazione e la commercializzazione di piccoli frutti, castagne, olive ed altri tipi di colture.

Il simposio ha dato il via ad un gruppo di lavoro che assieme alle organizzazioni, associazioni ed aziende interessate sceglierà le colture più idonee alla coltivazione in Alto Adige. Tali colture saranno quindi messe a dimora in frutteti dimostrativi presso le aziende agricole della Laimburg per ottenere ulteriori esperienze pratiche. Lo ha spiegato Walter Guerra esperto del Centro di sperimentazione Laimburg, organizzatore del simposio. L’appuntamento era volto a presentare agli stakeholders tra associazioni ed agricoltori alcune colture complementari al melo ed alla vite che sono adatte ad una coltivazione e possono contribuire ad un paesaggio culturale svariato. Durante il simposio undici esperti hanno presentato le loro esperienze di coltivazione dagli asparagi di Terlano come esempio concreto fino al Pawpaw di origine nordamericana. Le ricercatrici ed i ricercatori hanno approfondito molteplici aspetti, quali le esigenze pedoclimatiche, le sfide da affrontare nella coltivazione delle singole colture nonché aspetti economici. “È importante tenere d’occhio l’aspetto economico, perché decide alla lunga sulle prospettive delle singole colture”, come ha detto Guerra.