Milano, rinascono i negozi di vicinato oltre 60 aperture in due anni

Una yogurteria, una rosticceria di prodotti tipici siciliani, un negozio di ferramenta e uno di informatica, un centro di assistenza fiscale, un parrucchiere. Sono alcune delle nuove attività commerciali che apriranno nei prossimi mesi all’interno degli spazi che il Demanio comunale ha messo a bando tra settembre e dicembre dell’anno scorso. E che si aggiungeranno agli oltre 50 nuovi negozi che hanno già aperto i battenti tra il 2012 e il 2013 grazie alle gare indette dal Comune di Milano per assegnare spazi vuoti e inutilizzati. Per la maggior parte si tratta di attività alimentari (bar e ristoranti), cui si aggiungono librerie, laboratori artigianali, edicole, pompe funebri, lavanderie, studi professionali, uffici, etc.

“Siamo molto contenti – dichiara l’assessore alla Casa e Demanio Daniela Benelli – che i locali del Comune siano tanto ambiti dai commercianti per aprire nuovi esercizi o rilanciare attività che avevano difficoltà di sopravvivenza negli spazi privati. Con bandi trimestrali stiamo promuovendo la rinascita dei negozi di vicinato, soprattutto nei caseggiati popolari, e rivitalizzando concretamente la vita sociale dei quartieri. I nostri canoni sono sicuramente competitivi rispetto ai privati, soprattutto nelle periferie, e le procedure di assegnazione sono molto scrupolose: gli spazi vengono assegnati solo dopo controlli accurati sul soggetto proponente e sul tipo di attività che intende avviare”.

Un nuovo bando è appena stato aperto: 8 spazi, per un totale di oltre 1.000 metri quadri, saranno destinati ad ospitare nuove attività commerciali, ma anche depositi e uffici. In particolare, sorgeranno 4 nuovi negozi in via Calvi, piazza San Giuseppe, via Santi e via Rizzoli. In viale Lombardia, via Stampa e via San Maurilio troveranno sede tre nuovi uffici, mentre in via Appennini sarà messo a bando un deposito. Nel bando anche 5 posti auto in via Menotti Serrati. La gara sarà aperta fino al 14 aprile e non consentirà, tra le altre cose, l’apertura di sale giochi, sexy shop, agenzie di scommesse.

“Uno spazio vuoto – conclude la Benelli – aumenta la percezione di abbandono e degrado, per questo, insieme ai bandi commerciali, stiamo andando avanti con l’assegnazione gratuita di spazi nei confronti di associazioni che ci presentano progetti destinati a rivitalizzare la vita dei quartieri. Vogliamo che i locali del Comune siano sempre più considerati un bene strumentale per realizzare un progetto per tutti, piuttosto che luoghi chiusi al pubblico”.

Per garantire il massimo utilizzo degli spazi, quando un bando per un’unità immobiliare va deserto per due volte consecutive, quel locale viene destinato all’assegnazione gratuita per enti e associazioni, concordandone la destinazioni anche con i Consigli di Zona.