Lecco, Edlia Dobrushi ha sgozzato le figlie Simona, Casey e Leandsy

Ancora un orribile fatto di cronaca in Lombardia. Questa volta una mamma albanese che ha tolto la vita alle sue tre bambine di 13, 10 e 4 anni. La donna di 38 anni ha messo i loro corpi sul letto della camera e ha suonato a una vicina informando che “le mie figlie non ci sono più”. Edlia Dobrushi è in stato di fermo per triplice omicidio. Alla base dei delitti le difficoltà economiche in cui versava la famiglia. “Sono stata io, ero disperata”, ha affermato la donna agli inquirenti confessando.

La pluriomicida è ricoverata nel reparto di rianimazione dell’ospedale “Manzoni” di Lecco con lievi ferite da arma da taglio. “Non volevo che vivessero una vita di disperazione”, avrebbe rivelato Edlia Dobrushi agli inquirenti, provando a giustificare il brutale triplice omicidio.

La donna ha ucciso le tre bambine con un coltello. La più grande delle figlie avrebbe provato a difendersi e a fuggire alla furia omicida della mamma. La donna è ricoverata in ospedale all’Alessandro Manzoni. Operata per le ferite riportate durante la colluttazione con una delle vittime e nel tentato suicidio, resterà sotto osservazione per precauzione, non è in pericolo di vita.

Bashkim Dobrushi, marito della donna, da tempo non viveva più con il resto della famiglia. Aveva deciso di separarsi in quanto la donna era caduta in depressione. Edlia Dobrushi dovrà ora rispondere di triplice omicidio aggravato da legami di parentela.

Nel rione dove abitavano tutti conoscevano la donna e le figlie Simona, Casey, e Leandsy. Per tutti erano una famiglia normale con le difficoltà comuni a tanti altri nuclei familiari. Fino a questo tragico epilogo.