Cultura, il Comune di Parma fa gioco di squadra

Giunta al gran completo in Municipio per fare il punto sulle politiche culturali, nella convinzione che il tema sia troppo rilevante e troppo vasto per risolversi con un amministratore che mette il marchio di fabbrica. Quando si parla di attività culturali, si deve parlare di strutture, di progetti rivolti a mondi diversi, di promozione turistica, di valorizzazione del territorio, di coinvolgimento delle istituzioni, e anche di infrastrutture, di tecnologia, di educazione, e l’elenco potrebbe continuare. Insomma, non serve un solista, serve una squadra, con un allenatore, un capitano e un buon organico di giocatori impegnati insieme per fare risultato. Questo il senso della conferenza stampa di oggi in Municipio, con il sindaco, l’assessore Laura Maria Ferraris e praticamente tutti i componenti di Giunta attorno allo stesso tavolo. Con questa iniziativa – ha esordito il sindaco Federico Pizzarotti – vogliamo rispondere alle accuse di parte della minoranza, ribadendo la nostra piena fiducia verso l’assessore Laura Maria Ferraris, e nel contempo siamo qui per dare conto del lavoro che collettivamente stiamo facendo in materia di politiche culturale e di tutte le attività ad esse connesse”. “Ringrazio i colleghi di Giunta per il sostegno che mi hanno dimostrato – ha affermato a sua volta l’assessore Ferraris – soprattutto perché non si tratta di affermazioni di personalismo, ma di difesa e sostegno di un lavoro collettivo, che si rende ancor più necessario in quanto siamo chiamati a colmare debiti, a rimediare a cose non fatte, senza però rinunciare ad affermare una visione strategica delle politiche culturali, che abbiamo e che vogliamo perseguire nella concreta azione di tutti i giorni”: Venendo alle polemiche dei giorni scorsi, l’assessore si è tolta qualche sassolino dalla scarpa: “Mi hanno definita inadeguata? Bene, ne sono fiera, perché non voglio essere adeguata alle loro visioni di politica culturale, così come non mi mancherà Sara Tommasi chiamata come valletta del Festival Verdi. Noi abbiamo altre idee e altri progetti”. La Ferraris ha quindi elencati i temi su cui l’Amministrazione concentra la sua attenzione.

Patrimonio culturale

Questo è forse il problema  che richiede più urgenti e onerose risposte. Dopo anni in cui si è privilegiato il luccichio di ciò che era più visibile o la creazione di nuove faraoniche strutture di dubbia utilità, è tempo di lavorare per salvaguardare il patrimonio dei luoghi monumentali da troppo tempo abbandonato a sé stesso. Si parla di Ospedale Vecchio (intervento mai andato a buon fine), ovviamente del complesso di San Paolo (vedi le vicende di queste ore), in cui si sono inaugurate strutture bibliotecarie ben arredate senza intervenire sul tetto che aspetta di essere rifatto da decenni, e volendo spaziare oltre il Comune, ma sempre restando in città, non si possono dimenticare la Palatina che aspetta di essere riaperta agli studiosi, le Scuderie della Pilotta, il campanile del Duomo tuttora impacchettato. Fra gli interventi in programma, oltre a quelli imposti dalla necessità di mettere in sicurezza le strutture, figurano il Monumento ai Caduti (appaltata la ripulitura) e la statua del Parmigianino, da restaurare nel corso dell’anno. Sul San Paolo è intervenuto anche l’assessore ai Lavori Pubblici Michele Alinovi, che ha preannunciato un intervento urgente di messa in sicurezza  delle coperture che potrebbe costare anche un milione di euro “Negli ultimi decenni – ha affermato Alinovi – non si è fatto nulla per salvare il complesso, si sono spese cifre ingenti per opere voluttuarie che davano maggiore visibilità”

Festival verdiano

Il Bicentenario è stato celebrato, seppure con partenza ritardata e in situazione di obiettiva difficoltà, mettendo in rete tutti gli attori potenzialmente interessati. E’ stata messa in atto una attività diffusa e condivisa, che ha coinvolto diverse altre istituzioni quali il Museo Lombardi, la biblioteca Palatina, l’Archivio Storico. Positivo anche il risultato delle mostre tematiche organizzate dal Comune raccolte nella rassegna “Obiettivo Teatro”, che hanno consegnato anche un valore permanente oltre la fase di esposizione. Nell’occasione sono stati recuperati anche spazi della Pinacoteca Stuard, chiusi per il terremoto. Preziosa è stata la collaborazione della Casa della Musica, che ha proposto diverse iniziative a corollario del Festival I numeri sul Festival testimoniano meglio di ogni commento la buona riuscita della manifestazione.

Teatro Regio

Il Teatro era ad un passo dalla liquidazione. Si è evitato il trauma di far subire a Parma la perdita del suo Teatro. Ora il bilancio è in pareggio, la produzione è stata garantita, il Festival pure, e si sta lavorando per rimodulare la sua attività. “Il Regio ha bisogno di sostegno e di serenità – ha affermato Ferraris – evitiamo processi sommari ed iniziative tese a sminuire il valore di un immenso patrimonio culturale”.

Sistema teatrale

Oggi nessuno dei principali teatri di Parma ha la certificazione di agibilità definitiva: si sta lavorando per ottenerla, anche perché si eliminerebbero spese inutili alle quali si deve sottostare ogni volta che si utilizzano le strutture. Quanto alle critiche seguite alla decisione di procedere con l’evidenza pubblica per l’assegnazione di alcuni spazi teatrali, si ricorda che questo serve a garantire l’uso delle strutture a scopi collettivi e a vantaggio di tutti.

Biblioteche

La gestione è stata ricondotta direttamente in carico al settore cultura allo scopo di rivitalizzarle come centro di informazione e aggregazione, ridisegnando il modello rispetto al passato. La prima preoccupazione sarà quella di programmare i necessari interventi strutturali per metterle in sicurezza.

Palazzo del Governatore

La procedura adottata per coinvolgere i privati nella gestione nulla toglierà all’uso pubblico del Palazzo, che anzi verrà intensificato, esaltandone la vocazione di contenitore culturale ed espositivo alla quale è destinato. L’intervento dei privati è indispensabile per garantire certezze e continuità sull’attività che si dovrà programmare..

Expo

E’ una partita che il comune intende giocare fino in fondo. Sarà fondamentale puntare sul rapporto con l’Ateneo e con le Fiere di Parma, come co-attori principali per ottenere gli obiettivi da perseguire per valorizzare le eccellenze della città.