Matera, da oggi il gas metano area industriale La Martella

“Da stamattina il gas metano viene regolarmente erogato nelle condotte della zona industriale di La Martella. Le opere, per l’allacciamento alla rete nazionale dei metanodotti gestita della Snam e per l’installazione della cabina di decompressione, sono state ultimate e l’intera infrastruttura può essere considerata in pieno esercizio”. A darne notizia il Consorzio per lo sviluppo della provincia di Matera. “I lavori, finanziati dalla Regione Basilicata con uno stanziamento di 483 mila euro, hanno consentito la realizzazione di una condotta lunga circa 7,5 chilometri che transita in prossimità del Borgo di Picciano. Per questo motivo l’opera realizzata, oltre a rappresentare una risorsa importante per il tessuto industriale del Materano, consente l’allacciamento alla rete del metano anche ai residenti dei borghi rurali. L’uso del metano, in sostituzione di altri combustibili, consentirà alle aziende insediate un risparmio del 25% circa dei costi energetici necessari per la produzione. Per questo motivo la conclusione dei lavori era stata spesso auspicata dagli imprenditori insediati nell’area. “Quella della realizzazione delle rete del gas metano a La Martella – dice il Commissario del Csi, Gaetano Santarsìa – è uno degli impegni presi con le aziende dell’area. Il Consorzio dimostra ancora una volta, con i fatti e non a parole, di lavorare alla soluzione di problemi che da tempo si trascinavano nelle aree industriali di competenza. L’ultimazione di questa infrastruttura consente alla zona di La Martella di essere ancora più competitiva, aumentando la sua potenziale attrattività. A breve sarà completamente ripristinato anche l’impianto di pubblica illuminazione dello svincolo per Ferrandina e saranno avviati i lavori per l’ampliamento della rete di distribuzione del gas metano nello stesso agglomerato industriale (entrambi già appaltati). Il lavoro del Csi al servizio del tessuto industriale materano, fortemente colpito dalla crisi, è finalizzato alla riduzione dei gap esistenti con gli altri territori e per questo motivo il Consorzio, le associazioni delle imprese medie e piccole e i sindacati, devono cercare di trovare forme di collaborazione sempre più strette, evitando polemiche e divisioni che in questa fase possono essere deleterie”.