Frane per maltempo gennaio-febbraio, entro fine mese il via ai lavori. Online il censimento dei dissesti

frana_cassia_d0Partiranno a fine marzo, compatibilmente con i necessari via libera da parte di inquilini e proprietari di case e terreni, gli interventi per eliminare i dissesti causati fra il 31 gennaio e il 7 febbraio dalle ondate di maltempo che hanno colpito la Capitale. Lo ha annunciato l’assessore capitolino Paolo Masini (Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana).

66 in tutto gli smottamenti, quasi tutti in zona nord-ovest. Due le frane principali: sulla Tangenziale Est – tra viale di Tor di Quinto e la galleria Giovanni XXIII – e sulla Cassia, altezza civico 240 (via dei Giochi Delfici). Le fasi successive dei lavori, dalle indagini geologiche alla ricostruzione, sono condotte dal Campidoglio con il CERI (Centro Ricerca previsione prevenzione e controllo dei rischi geologici, università Sapienza) e l’Acer (Associazione Costruttori Edili di Roma e provincia).

Sulla Circonvallazione Olimpica (Tangenziale) la frana presenta un fronte di 37 metri. Crollato anche il muro sulla sede stradale. Sul terreno dissestato sorgono tre edifici residenziali, quelli del condominio di via Cassia 35. In corso i lavori preliminari: disboscamento, rimozione di pannellature e materiali rimasti in bilico. Sarà quindi costruito un argine costituito da paratie di pali e da un sostegno in calcestruzzo su fondazioni profonde, ai piedi della scarpata, per una lunghezza di 60 metri. Entro fine marzo cominceranno i lavori: un tempo subordinato all’ok, da parte degli inquilini, alle verifiche nei 32 appartamenti posti sulla frana. Una volta partiti, gli interventi dureranno 70-80 giorni.

Al civico 240 della Cassia la frana si apre su una proprietà privata. Qui il Campidoglio ha disposto, con ordinanza urgente del Sindaco del 28 febbraio, l’esecuzione dei lavori per eliminare il pericolo e mettere il pendio in sicurezza entro 15 giorni dalla notifica. Terminati da un paio di giorni i sondaggi geologici, alla scadenza del tempo limite stabilito nell’ordinanza – scadenza ormai in dirittura d’arrivo – partiranno i lavori “in danno” a cura di Roma Capitale, con strutture di calcestruzzo armato per contenere il terreno alla base e con il rimodellamento del profilo della scarpata. Anche qui l’intervento comincerà entro fine marzo. Durata prevista dei lavori, sessanta giorni.

Altri interventi, informa sempre l’assessore Masini, sono in corso o in via di ultimazione. A via Bausan il 21 marzo sarà riaperta la strada chiusa per la frana del 31 gennaio, circa cinquanta metri di fronte. Qui è stato disboscato il terreno, sono stati rimossi i detriti, è stata pulita la cunetta di scolo e sul pendio sono state collocate la rete e la stuoia di contenimento. Su via di Malagrotta si sta ricostruendo la sede stradale crollata con elementi prefabbricati, mantenendo le condotte sotterranee già presenti. A fine marzo si concluderanno i lavori. Via della Maglianella è stata riaperta al transito il 21 febbraio dopo aver stabilizzato il versante con un sostegno flessibile. Sulla Panoramica è stata riaperta a doppio senso di marcia una carreggiata, a quattro giorni dalla frana. Al civico 1500 di via di Boccea, infine, i tecnici capitolini stanno valutando il progetto di consolidamento presentato dai proprietari del terreno. Dal 5 marzo si circola nuovamente, a senso unico alternato.

I dissesti dovuti al maltempo su Roma sono stati accuratamente mappati dal CERI in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza, su invito del Campidoglio. Il gruppo di lavoro ha realizzato un catalogo online, liberamente consultabile nel sito web del CERI.