Padova, una comunità che si prende cura dell’anziano fragile

Costruire una “Community Care”, una Comunità che si prende cura dei suoi utenti. E’ l’obiettivo del progetto messo in campo dal Centro servizi per il volontariato in collaborazione con le principali Istituzioni del territorio: Comune, Azienda ULSS 16, Azienda Ospedaliera, Diocesi di Padova. Un percorso condiviso, che coinvolge anche i Centri Diurni e i Centri Servizi proprio per “fare sistema” e per potenziare l’efficacia delle singole esperienze che è culminato nel Progetto “Community Care con i Caregiver di Comunità”. “Tale proposta progettuale si pone l’obiettivo di sviluppare e sostenere una rete di caregiver, che nella comunità siano soggetti di riferimento per le diverse forme di necessità” ha spiegato l’assessore al Sociale Fabio verlato presentando l’iniziativa insieme a Urbano Brazzale, direttore generale dell’U.LSS 16 Padova; Alessandro Pigatto, direttore dei Servizi Sociali e della funzione territoriale- ULSS 16; Silvana Bortolami, direttore URP Aziende Ulss 16 e Ospedaliera di Padova.

Gli ultra settantacinquenni che vivono soli a Padova sono un migliaio eper prevenire situazioni di disagio è necessario dare risposte non “istituzionali”, vale a dire tornare al senso di comunità, al vicinato. per ora sono circa 80 i volontari che hanno inziato il percorso per diventare caregiver.

Due le iniziative iniziali del progetto: – il Corso di Formazione per “le guide di comuntà” (caregiver di comunità per gli anglosassoni) che è iniziato sabato 1 marzo p.v (e che durerà fino al 5 aprile) e che si rivolge a tutti coloro che intendono candidarsi allo svolgimento di questo Servizio con l’obiettivo di costruire una rete fitta di persone, le cosiddette guide informali di comunità, che in modo adeguato mettano in collegamento gli utenti con le risorse offerte dalla comunità e che possano anche assicurare l’aiuto diretto al singolo caso. – incontro “COMMUNITY CARE per l’anziano fragile” che si terrà il 6 marzo 2014 ore 20:30 alla Fornace Carotta con i soggetti che si prendono cura dell’anziano fragile.