Roma ricorda Teresa Gullace e operai Tiburtino, vittime nella follia della Guerra

Lunedì 3 marzo Roma ricorda, a 70 anni dai tragici eventi, il bombardamento del Quartiere Tiburtino in cui morirono oltre 300 operai e romani, e la barbara uccisione di Teresa Gullace, colpita a morte dai soldati nazisti mentre tentava di parlare con il marito fatto prigioniero durante un rastrellamento.

“Lunedì 3 marzo per la nostra città non è un giorno come un altro, ma è un anniversario storico: l’occasione per ricordare le tante vittime innocenti della barbarie della guerra e della follia nazifascista – sottolinea il Sindaco di Roma, Ignazio Marino – Largo Beltramelli e viale Giulio Cesare sono due luoghi della nostra memoria che vogliamo preservare e tramandare affinché tutto questo non accada mai più”.

Primo appuntamento alle 10.30 al Tiburtino con il sindaco Marino, un rappresentante della Provincia di Roma e Alessandro Cannatà, Sindaco di Cittanova, città natale di Teresa Gullace, per la deposizione di una corona d’alloro a ricordo del sacrificio della donna. Alle 12.00 a viale Giulio Cesare saranno presenti le autorità capitoline e il Presidente del Municipio IV Emiliano Sciascia. Ad accompagnare nelle celebrazioni i rappresentanti istituzionali anche due delegazioni di giovani studenti del Liceo Scientifico Statale “Teresa Gullace” e della Media Statale “Lucio Lombardo Radice”. La presenza degli studenti sottolinea ancora una volta l’importanza della memoria storica per la costruzione del futuro delle nuove generazioni.

“Roma – afferma il Sindaco Marino – ricorda due pagine drammatiche della sua storia, persone comuni che lasciarono un segno indelebile nella Capitale”. In particolare la tragica morte di Teresa Gullace divenne un simbolo per la resistenza romana e la sua vicenda venne fatta conoscere al mondo dal regista Roberto Rossellini e dalla grande attrice Anna Magnani nel film “Roma città aperta.”