Padova, Peroni maggior produzione e più attenzione all’ambiente

Maggior produzione e più attenzione per l’ambiente: sono questi due i dati principali della Birra Peroni, che a Padova fa registrare un trend in crescita: nel 2013 i volumi di produzione hanno raggiunto 1 milione e 500 mila ettolitri di birra (1 mln 450.000 nel 2012, +2%). Il Gruppo SabMiller, proprietario anche di altri marchi (Nastro Azzurro) ha investito nello stabilimento euganeo 3 mln e 178 mila euro. I dati sono stati resi noti ieri nel corso di un incontro incentrato sulla filiera agroalimentare di qualità, asset strategico dell’Italia, che nel caso Birra Peroni verte sul fatto che l’azienda non ha mai perso l’impronta Made in Italy che dal 1846 ne caratterizza tutta l’attività, “dalla terra alla tavola”. Traino dell’export per l’economia locale, nel 2013 lo stabilimento di Padova ha destinato il 54% del totale dei volumi di vendita al mercato estero (100% in più rispetto al 2006). Il Gruppo SabMiller ha deciso di investire nella qualità del Made In Italy soprattutto per Nastro Azzurro, marchio Premium di Peroni e birra italiana più venduta al mondo. Tutta la filiera è italiana, a partire dalla mataria prima, come l’utilizzo del “Mais Nostrano”, una varietà autoctona prodotta nelle tradizionali aree maidicole delle aziende del gruppo in Veneto, Piemonte e Lombardia. Grande attenzione anche per l’ambiente. Le misure adottate dall’impianto padovano per la razionalizzazione delle risorse hanno portato a un -11% nei consumi idrici e -13% in quelli energetici, rispetto al 2012. Grazie ai sistemi per il riutilizzo dell’acqua di recupero, se fino a qualche anno fa servivano 7 ettolitri d’acqua per produrre un ettolitro di birra, oggi ne bastano 3,05; e l’installazione nella fabbrica di vari motori ad alta efficienza ha fatto scendere da 1,82 MJoule a 9,2 MJ i consumi energetici per ettolitro di birra.