Roma, Mafai-Kounellis. La libertà del pittore al Museo Carlo Bilotti Aranciera

La mostra “Mafai-Kounellis. La libertà del pittore” propone una particolare chiave di lettura: un artista, per essere tale, ha bisogno di esercitare un’attività libera e poetica che preservi intatti i propri fondamenti etici ed estetici. Al Museo Carlo Bilotti i dipinti di Mario Mafai incontrano uno dei massimi artisti contemporanei italiani, Jannis Kounellis, che in seguito all’invito di Bruno Corà, curatore della mostra, ha formulato un intervento unico nel suo genere, inteso come un grande omaggio al più anziano Maestro. L’intento esplicito di Kounellis è quello di sottolineare, con il proprio linguaggio, la grandezza di Mario Mafai condividendone i presupposti etici.

Sono circa quaranta le tele di Mafai, tutte provenienti da collezioni private. Il nucleo più consistente (circa trenta) è costituito da opere realizzate tra il 1958, anno in cui il Maestro inizia a dipingere astratto, e il 1965, anno della sua scomparsa. Nelle pagine del diario di quegli anni, Mafai parla di una propria nudità raggiunta per una nuova e maggiore verità, senza rinnegare la propria storia ma al contrario per una radicale riduzione all’essenziale della propria pittura. Fanno da contrappunto una decina di opere figurative del periodo precedente (dal 1928 al 1955) a sottolineare l’unicità del suo straordinario percorso artistico. 

La mostra, nella Sala del Ninfeo al piano terra del Museo Carlo Bilotti, offre in più il segno artistico di Jannis Kounellis. Come scrive Bruno Corà nel suo testo in catalogo, si tratta di un’opera gesto, un gesto globale, forte e semplice con il quale Kounellis usa il suo linguaggio di lamiere per offrire e sostenere le tele di Mafai.

Una ricca e esauriente sezione documentaria – curata dalla figlia di Mario, Giulia Mafai – attende i visitatori al piano superiore del Museo per proporre foto, autografi, libri, locandine, cataloghi e altri significativi reperti che tracciano la metamorfosi del percorso biografico di Mafai e le sue relazioni artistiche.

La mostra, al Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese dal 21 febbraio all’1 giugno 2014, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con il Centro Studi Mafai Raphaël e organizzata da Zètema Progetto Cultura.

Orari da martedì a venerdì ore 10.00 – 16.00 (ingresso fino alle 15.30) Sabato e domenica ore 10.00 – 19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30) Biglietti Intero € 8; Ridotto € 7 Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (su esibizione di valido documento che attesti la residenza) Intero € 7; Ridotto € 6 Sconto del 10% sulle consumazioni presso la caffetteria della Casina del Lago presentando il biglietto del Museo, nel giorno di acquisto. Info 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00), www.museocarlobilotti.itwww.museiincomune.it,www.zetema.it.