Vicenza, Nomadi la giunta sceglie l’ex caserma della polstrada in via Muggia

I nomadi di viale Cricoli saranno trasferiti temporaneamente nell’ex caserma della polizia stradale di via Muggia durante i lavori per la messa in sicurezza igienico sanitaria del campo. Terminato il cantiere, i nomadi torneranno in viale Cricoli. Lo ha confermato questa mattina il sindaco Achille Variati al termine della giunta che ha definitivamente optato per questa soluzione. I nomadi, 86 in tutto censiti a fine anno, resteranno in via Muggia per il tempo strettamente necessario alla realizzazione dei lavori finanziati da specifico contributo statale con fondi che non potevano essere destinati altrove. Gli interventi dureranno due mesi e mezzo e dovranno essere completati per fine luglio.

“La caserma di via Muggia – ha spiegato il sindaco – è in grado di ospitare al suo interno quasi tutti i nomadi di viale Cricoli: solo una quindicina di nomadi al massimo rimarranno fuori dall’edificio e alloggeranno in cinque o sei roulotte parcheggiate nel cortile interno e recintato. All’interno dell’edificio, vivranno nelle stanze di tre diverse ali opportunamente sistemate, sempre con fondi ministeriali: i locali, dopo aver ospitato temporaneamente i nomadi, saranno destinati alle future emergenze abitative della città: la caserma di via Muggia è stata ottenuta in concessione gratuita dalla Provincia, e diventerà la struttura dove accogliere per brevi periodi famiglie senza casa, colpite da sfratti o da altri tipi di difficoltà. I lavori finanziati con i 96 mila euro messi a disposizione dallo Stato per il trasferimento dei nomadi, insomma, saranno utilizzati a beneficio di tutta la comunità vicentina. E questo è stato proprio uno dei motivi per i quali, alla fine, abbiamo preferito via Muggia rispetto ad altre ipotesi, insieme al fatto che si tratta di una struttura recintata e soprattutto vicina alle scuole che devono frequentare i bambini che ora vivono nel campo di viale Cricoli”.

Nell’annunciare la scelta di via Muggia il sindaco ha voluto anche spiegare le ragioni che hanno fatto decadere le altre ipotesi: “La soluzione del parcheggio di via Zamenhof – ha detto – è stata scartata da tempo soprattutto per la vicinanza alla roggia che, in caso di inquinamento, avrebbe potuto produrre gravi danni alla vicina Oasi di Casale. L’ipotesi di via Carpaneda invece, sorvolando sulla discutibile mancanza di collaborazione del Comune di Creazzo, è stata scartata perché i lavori preliminari che avremmo dovuto fare avrebbero avuto senso, nell’ottica di evitare qualsiasi spreco, se finalizzati ad un successivo utilizzo del campo come area attrezzata per la protezione civile. Stavamo analizzando la situazione con il Genio civile quando le recentissime piene concomitanti di Dioma, Retrone e Bacchiglione hanno reso evidente la fragilità della zona”.

In via Muggia la convivenza sarà impostata su regole ben precise che i nomadi dovranno rispettare: nelle prossime settimane sarà inoltre definito il regolamento a cui dovranno sottostare se vorranno continuare a vivere nel campo di viale Cricoli al termine dei lavori. “Sono convinto – ha concluso Variati – che abbiamo imboccato la strada giusta. Molti cittadini non sono d’accordo con l’utilizzo dei fondi statali per i lavori nel campo di viale Cricoli, ma l’alternativa sarebbe stata perdere l’opportunità di un finanziamento vincolato a questo utilizzo con il risultato di lasciare le cose come stanno, cioè nel degrado più totale che rende difficile imporre le regole. Certo è che d’ora in avanti, esclusi minori, disabili, malati e anziani, qualunque residente dovesse trovarsi in situazioni di bisogno, per essere aiutato dal Comune dovrà dare una mano con lavori utili alla comunità: quella della reciprocità è la via più concreta per dare dignità a tutti”.

Il sindaco ha infine annunciato novità anche dal punto di vista urbanistico: anche se l’area di viale Cricoli ha già l’autorizzazione idraulica del Genio civile che realizzerà un rinforzo arginale, il parere favorevole della Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici, il via libera degli uffici comunali per la compatibilità urbanistica e l’assenza di vincoli, Variati ha deciso di avviare l’iter affinché, prima della riapertura del campo, il consiglio comunale si esprima in via definitiva sulla trasformazione da area agricola ad area per servizi.