Calderara di Reno, variante al PSC che incentiva la riqualificazione urbana

L’Amministrazione comunale di Calderara di Reno nei prossimi giorni adotterà una variante al Piano strutturale comunale (PSC) in cui sono ridotti gli alloggi previsti e si incentiva la riqualificazione urbana. Si tratta del primo caso nella provincia di Bologna. Con questa variante il 40% del territorio che il vigente PSC considera ambito di possibile espansione urbanistica torna ad essere agricolo. All’interno dell’area che rimane urbanizzabile, inoltre, la variante prevede l’aggiunta di una fascia di verde e la realizzazione di una nuova ciclabile che chiuda il “ring” di Calderara. La variante ha le seguenti caratteristiche: – riduce la dimensione delle aree destinate all’espansione residenziale (in gergo tecnico ARS) per diminuire il carico urbanistico previsto e incentivare la riqualificazione delle aree destinate al recupero; – riduce dell’8% il numero massimo di alloggi previsto (che passano quindi da 500 a 460, tenuto conto che di questi 250 circa sono un residuo del PRG), coniugando alle riduzioni dell’ambito una diminuzione della capacità edificatoria; – incentiva la riqualificazione dell’ambito centrale di via Armaroli stabilendo un criterio premiante (in termini di indice massimo di edificabilità) per coloro che costruendo negli ARS si faranno anche carico di una parte di riqualificazione di via Armaroli. L’Amministrazione comunale intende così pensare al territorio con un’ottica più sostenibile dal punto di vista ambientale: riconduce il dimensionamento residenziale alle reali necessità dell’attuale quadro socio-economico, puntando soprattutto sulla riqualificazione e rigenerazione urbana.