Cosenza, dare certezze ai lavoratori della Provincia

“La Rsu della Provincia di Cosenza e le sigle territoriali CISL FP – UIL FPL e CSA, considerano le corrette relazioni sindacali alla Provincia di Cosenza oramai inesistenti e conseguentemente improduttive” E’ quanto si legge in una nota sindacale in cui è scritto che “di fronte a tale valutazione non possono che prendere in considerazione  la convocazione  dell’Assemblea del Personale, per valutare l’eventuale interruzione delle relazioni sindacali e  per iniziare una vertenza sindacale con il ricorso alla magistratura contabile su tutti gli atti prodotti o che saranno successivamente adottati dall’Ente sulle materie inerenti l’informazione, la concertazione e la contrattazione.

Tali decisioni sono assunte dopo aver constatato il ripetuto comportamento dell’Ente in più occasioni ed in particolare:

  • in merito alla possibilità offerta dalla Legge 125 di pensionare i dipendenti aventi i requisiti con le norme pre-fornero, l’Ente, dopo soli tre giorni in cui aveva condiviso un percorso unitario con il sindacato, agisce unilateralmente adottando una deliberazione che ha suscitato nel personale uno stato di grande aspettativa senza avere alcuna esistenza di elementi e dati certi per la possibile e opportuna concretizzazione;
  • la mancata firma, da parte del sindacato, dei contratti decentrati  2012 e 2013 per i tagli al Fondo della produttività, non ha rappresentato alcun motivo di ricerca di dialogo da parte dell’Ente per la risoluzione dei conflitti. Lo stesso si è limitato ad  una convocazione più volte rinviata e tra l’altro non correttamente indirizzata, atteso che i sindacati vanno comunque convocati tutti, alimentando, magari artatamente, una polemica tra le stesse OO.SS sindacali, giovando più all’Ente che non al personale;
  • la recente decisione del Dirigente del Mercato del Lavoro nell’adottare i bandi per il conferimento di nuove posizioni organizzative, ha generato una richiesta all’Ente, da parte delle OO.SS. e della RSU di sospensiva e di incontro per poter discutere del conferimento di tutte quelle posizioni organizzative non ancora assegnate, per quei servizi comunque svolti da altri dipendenti che potrebbero aspirare anch’essi al conferimento, di tali incarichi. Avvalorando l’ipotesi di un comportamento discriminatorio e nepotistico e costringendo le scriventi alla richiesta di revoca di quelle bandite per i Centri per l’impiego.
  • le rivendicazioni da più tempo inevase sia delle Assemblee di tutto il personale come di quelle della Viabilità provinciale in cui è stato minacciato lo stato di agitazione.

Infine, troppo spesso stiamo assistendo  a ventilate ipotesi di difficoltà finanziarie nel Bilancio che pare sembrano preludere solo a problemi per il personale come se lo stesso fosse l’unica causa dell’incidenza di un possibile default dell’Ente.

 L’Amministrazione da qui a brevissimo tempo, sarà chiamata ad assumere decisioni che potrebbero essere estremamente importanti sul tema della stabilizzazione del precariato, la mobilità dovuta ad eccedenze, la salvaguardia dei livelli occupazionali e quindi, tali provvedimenti, saranno fonte di grande preoccupazione sia per la RSU  che per la CISL FP, UIL FPL e CSA così come per tutti i dipendenti dell’Ente.

Per lo scenario sopra descritto le scriventi, nel ribadire l’inesistenza di relazioni sindacali corrette, si vedranno costrette ad adottare anche iniziative simili a quelle riferite al personale della Legge Reg. n. 34/2002, dove hanno obbligato la Provincia di Cosenza e la Regione Calabria a sedersi insieme al tavolo delle trattative davanti il Prefetto”.