Bologna, controlli incrociati sugli assegnatari di case popolari recuperati 1.7 milioni

Per assicurare il servizio abitativo pubblico solo a chi ne ha diritto ed escludere la possibilità di un “uso improprio” delle case popolari, sanzionando quindi chi ha deliberatamente fornito dichiarazioni mendaci, l’Acer effettua annualmente le rilevazioni della situazione economico-reddituale di tutti gli assegnatari di alloggi Erp, che sono tenuti per legge alla sottoscrizione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il rilascio dell’attestazione ISE/ISEE.

Lo scorso anno le Amministrazioni Comunali hanno scelto inoltre di effettuare un controllo a tappeto di tutte le DSU rilevate degli anni fiscali 2007-2010 (utilizzate negli anni solari 2009-2012), comparando i dati in esse contenuti con quelli acquisiti dall’Agenzia delle Entrate.

Per le posizioni risultate difformi sono state inviate comunicazioni di contestazione agli assegnatari. Il 69% degli assegnatari al ricevimento della lettera di contestazione ha chiesto un appuntamento presso gli uffici di Acer. L’8,8% non ha dato alcun riscontro alla lettera. Il 22,2% non ha ritirato la raccomandata.

Per quel che riguarda il Comune di Bologna (tabella 1), negli anni presi in esame, sulle 42.315 posizioni esaminate risultano incongrue 6.197 autocertificazioni, a cui sono seguiti 3.488 procedimenti. Dai 2.367 conclusi è risultato un recupero relativo ai canoni pregressi (+ interessi di mora) pari a quasi 1,5 milioni di euro.

Per gli altri Comuni della provincia (tabella 2) su 17.743 posizioni esaminate, sono risultate incongrue 2.760 autocertificazioni, che hanno dato seguito a 1.589 procedimenti. I 637 conclusi hanno portato a un recupero comprensivo di interessi di mora di oltre 280.000 euro.

Le risorse così recuperate verranno utilizzate per la gestione degli appartamenti Erp e la loro riqualificazione.

Gli interventi attuati sono orientati a una maggiore efficienza delle politiche abitative secondo criteri antievasione e principi di equità e trasparenza dell’attività pubblica nei confronti di tutti i cittadini: non solo degli assegnatari Erp, ma anche di quanti tramite la fiscalità locale contribuiscono a mettere a disposizione della collettività il patrimonio abitativo pubblico.