Vicenza, Olimpico e musei a prezzo ridotto per chi visita in Basilica la mostra Verso Monet

Mentre in Basilica palladiana cominciano ad arrivare le prestigiose opere della nuova grande mostra “Verso Monet”, visitabile da sabato 22 febbraio, l’amministrazione comunale si prepara a sfruttare al meglio il volano turistico già sperimentato in occasione della prima esposizione. Questa mattina, su proposta del vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci, la giunta ha approvato di ridurre da 10 a 8 euro il costo del biglietto unico Museum Card per chi presenterà il biglietto della mostra “Verso Monet”. “In occasione dell’analoga riduzione applicata ai visitatori della mostra “Raffaello verso Picasso” – è il commento del vicesindaco – il mancato introito di 2 euro su ciascun biglietto unico del sistema museale cittadino è stato ampiamente compensato da un incasso quasi triplicato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a dimostrazione di come un evento di grande qualità e richiamo contribuisca in modo considerevole a far conoscere e apprezzare anche gli altri tesori della città”. Il biglietto unico è valido tre giorni dal primo utilizzo per visitare Teatro Olimpico, Pinacoteca di Palazzo Chiericati, Museo Naturalistico Archeologico, Museo del Risorgimento e della Resistenza, Museo Diocesano, Gallerie di Palazzo Leoni Montanari e PalladioMuseum. L’assessore Bulgarini d’Elci ha inoltre annunciato che in occasione della mostra “Verso Monet” alla sinistra della biglietteria al piano terra della Basilica sarà allestito uno spazio informativo dedicato a far conoscere a turisti e visitatori gli altri eventi del territorio. Il nuovo punto informativo sarà gestito dal consorzio Vicenza è ed andrà ad aggiungersi allo sportello IAT di piazza Matteotti tenuto aperto, malgrado i tagli regionali, grazie ai proventi comunali della tassa di soggiorno. La terrazza superiore, invece, non sarà visitabile in concomitanza con la grande mostra: “Troppo problematico – ha spiegato Bulgarini d’Elci – si è rivelato l’utilizzo promiscuo del monumento per l’impossibilità di gestire in modo indipendente i due distinti flussi dei visitatori della mostra e degli spazi superiori. Del resto nel periodo freddo sarebbe comunque stato difficile utilizzare in modo pieno la terrazza con il bar. La domus comestabilis, invece, sarà opportunamente dedicata a conferenze collegate all’esposizione e alle serate aziendali. Appena terminata la mostra, però, riapriremo nuovamente questa splendida vista sulla città, e nel frattempo studieremo come continuare a renderla fruibile anche durante la terza grande mostra che organizzeremo con Linea d’ombra”.