Urban Water Footprint Lab di Vicenza, laboratorio sull’utilizzo urbano dell’acqua

Per valutare, comprendere e migliorare l’utilizzo urbano dell’acqua, la Comunità Europea ha approvato il progetto “Urban Water Footprint”, finanziato dal Central Europe, organismo comunitario per la cooperazione territoriale. Il progetto è finanziato dal Central Europe e prevede, oltre allo studio di modelli di calcolo messi a punto da varie università europee, anche l’apertura di laboratori nelle città aderenti tra cui Vicenza, Innsbruck e Wroclaw.

Il Comune di Vicenza partecipa al progetto insieme agli altri due partner italiani, la Fondazione Centro Produttività Veneto e l’Università di Padova, con il laboratorio “Urban Water Footprint Lab di Vicenza (UWFL)” che ha sede nel Settore ambiente, tutela del territorio e igiene, al primo piano di Palazzo degli Uffici, in piazza Biade.

L’ “Urban Water Footprint Lab di Vicenza (UWFL)”, già avviato, vede la partecipazione di personale del settore ambiente, dell’Ufficio SIT, necessario per la competenza in materia di gestione di dati e statistiche, e inoltre da personale di Acque Vicentine e del Centro Idrico di Novoledo, individuati in virtù delle loro competenze esclusive nella gestione del ciclo integrato delle acque nel territorio comunale e la cui presenza risulta indispensabile per raggiungere le finalità del progetto.

Il laboratorio è stato presentato oggi a palazzo Trissino dall’assessore Antonio Marco Dalla Pozza, dal professor Antonio Scipioni dell’Università di Padova, dal direttore del Centro Produttività Veneto Antonio Girardi, dal direttore generale di Acque Vicentine Fabio Trolese e dal direttore del Centro idrico di Novoledo Lorenzo Altissimo.

“Con questo importante progetto europeo la nostra città si sta occupando del tema dell’acqua, importante risorsa che dobbiamo imparare a salvaguardare – ha dichiarato l’assessore Antonio Marco Dalla Pozza -. Con il laboratorio direttamente connesso al progetto si cercherà concretamente di sviluppare la parte teorica del progetto. Il primo passo è costituito da un questionario per capire come viene utilizzata l’acqua in città, preparato da Acque Vicentine, che invitiamo i cittadini a compilare on line per poter offrire al gruppo di lavoro più dati possibili da elaborare. Il lavoro è certamente impegnativo ma ha il pregio innanzitutto di offrire a noi la possibilità di capire come evitare sprechi di acqua e quindi come utilizzarla al meglio. Potremo inoltre trasferire nel regolamento edilizio e nei piani urbanistici i frutti di questo lavoro. Inoltre ci consentirà di mettere a disposizione le nostre conoscenze ad altri stati dell’Unione Europea, obiettivo questo dei progetti europei che ambiscono a migliorare la vita dei cittadini.”

“Il progetto, iniziato a fine novembre 2012 che terminerà alla fine del 2014, ha una valenza fondamentale se si pensa che solo l’1% dell’acqua dell’intero pianeta è potabile mentre il 10% della popolazione europea e il 20% del territorio europeo è a rischio di scarsità idrica – ha spiegato il professor Antonio Scipioni dell’Università di Padova -. Sono due le università coinvolte, Innsbruck e Wroclaw, oltre a Padova a cui si vanno ad aggiungere numerosi enti che lavoreranno su un progetto europeo per cui sono stati stanziati 1 milione e 700 mila euro.”

L’Urban Water Footprint Lab di Vicenza (UWFL) ha come obiettivo l’attivazione di un sistema di connessioni con i cittadini per aumentare la conoscenza/consapevolezza sull’importanza della tutela della risorsa idrica e dall’altro si focalizzerà su proposte di carattere strutturale e di adozione di tecnologie innovative che gli amministratori locali potranno tradurre in norme di regolamento per la costruzione di nuovi edifici, in previsioni e per la pianificazione territoriale.

Nel dettaglio il laboratorio prevede la raccolta di dati su modelli forniti dall’Università di Padova riferiti sia all’intera città che ad un quartiere scelto come campione per un’indagine più puntuale da effettuarsi con personale appositamente incaricato.

Nei giorni scorsi i cittadini sono stati invitati a compilare un questionario, predisposto da Acque Vicentine, i cui risultati saranno utilizzati per impostare strategie ambientali e di efficienza dei costi per tracciare un profilo delle abitudini e degli usi dell’acqua (questionario compilabile al link http://www.acquevicentine.it/a_ITA_3454_3.php. Per informazioni consultare la sezione in Evidenza nel sito www.comune.vicenza.it, [email protected], 0444 22152).

Il progetto prevede anche la promozione della conoscenza e della consapevolezza dei cittadini riguardo al sistema di approvvigionamento e depurazione delle acque, alle modalità di gestione degli impianti di distribuzione e depurazione dell’acqua, alla conoscenza delle buone pratiche individuali e di accorgimenti tecnici volti al risparmio idrico, nonché all’informazione su tecnologie innovative da applicare al riuso dell’acqua

A questo scopo verranno realizzati incontri informativi nelle scuole elementari, medie e superiori.

Negli edifici comunali si metteranno in atto azioni per contenere il consumo d’acqua.

Verranno utilizzati i relativi calcoli di water footprint quale elemento di misura e benchmarking interno dell’uso dell’acqua potabile a livello urbano ed usarlo anche come strumento di comunicazione con la comunità locale dei cittadini. II concetto di “Water Footprint” fa riferimento ad uno strumento di calcolo quantitativo in grado di valutare gli impatti negativi sulla risorsa idrica, utile a definire strategie per ridurli e prevenirli.

Il tutto servirà anche per elaborare bozze di norme da proporre agli amministratori pubblici al fine della loro inclusione in regolamenti comunali e piani urbanistici.

Verrà inoltre costituito un punto informativo e di riferimento per altre realtà comunali o stakeholders che necessitino di un confronto sull’esperienza dell’applicazione dell’ indicatore U_WFTP.

L’Urban Water Footprint Lab di Vicenza (UWFL) programmerà un incontro pubblico rivolto alle associazioni di categoria, ai professionisti (architetti, ingegneri, geometri) e ad altri stakeholders, nel quale saranno resi noti i risultati della raccolta/elaborazione e saranno date spiegazioni sullo studio e le applicazioni dell’indicatore U_WFTP.

Per i successivi 3 anni si procederà con attività di monitoraggio e raccolta dati.