Roma, nuclei ex abusivi da Giunta ok a recupero Cava Pace

La Giunta capitolina ha approvato due delibere, proposte dall’assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo, che formalizzano il regolamento per determinare il contributo straordinario al recupero urbanistico del nucleo ex abusivo di Cava Pace, sulla via Ardeatina. I provvedimenti, nel contempo, danno via libera al piano esecutivo dei lavori. Intervento e contributo straordinario sono previsti dal Piano Regolatore Generale.

Si tratta delle prime due delibere di una serie di provvedimenti urbanistici che saranno presentati in Giunta nelle prossime settimane, tutte inerenti la questione casa, il risanamento dei quartieri periferici e le relative norme.

Delle due delibere ora approvate, la prima regola – per la prima volta – il calcolo del contributo straordinario che Roma Capitale chiede agli operatori privati negli interventi di valorizzazione urbana. Un regolamento atteso dal 2008. Le risorse versate dai privati, che incidono per il 66% del maggior valore immobiliare conseguito dall’operatore, saranno utilizzate dal Campidoglio per realizzare opere pubbliche di interesse generale sull’area da recuperare. Si stabilisce così una regola univoca per il calcolo, fornendo tra l’altro uno strumento importante per aiutare i Municipi nel finanziare gli interventi pubblici. Lo stesso regolamento, fa sapere l’assessore Caudo in una nota, consentirà di calcolare il contributo che verseranno i privati per la trasformazione dell’ex caserma Guido Reni.

Con l’altra delibera si adotta il piano esecutivo per il recupero di Cava Pace. L’intervento, attuato grazie ai contributi versati dagli stessi abitanti con il condono e agli oneri di urbanizzazione, darà all’ex area abusiva le infrastrutture essenziali e i servizi primari: rete idrica, fognature, strade. Cava Pace oggi ha 1.500 abitanti che con il piano diventeranno 2.500. Si prevede di realizzare circa 65mila metri quadri di attrezzature pubbliche (circa 26 metri quadri per abitante). Saranno impegnate risorse economiche per quasi 16 milioni di euro, di cui circa un milione con le sanatorie del condono, 6 milioni con il contributo straordinario e il resto con i normali oneri di urbanizzazione. I costi previsti per le strade e la rete idrica e fognaria ammontano a circa 11 milioni di euro. Il saldo positivo (circa 5 milioni) sarà utilizzato per realizzare le opere di urbanizzazione secondaria.